Panchine protagoniste

28.01.2019 09:00 di  Fabrizio Pozzi  Twitter:    vedi letture
Giancarlo Favarin
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Giancarlo Favarin

Dopo Alessandria-Lucchese sarebbe bello parlare di calcio.

E, tra l’altro, ce ne sarebbe da dire. Per esempio che ancora una volta l’Alessandria ha di che recriminare al termine di una partita nella quale era stata in vantaggio, con pieno merito fino a quel momento, per 2-0. Fin troppo facile, a giochi fatti, affermare che sono stati i cambi operati dalle panchine a decidere la gara. Del resto Isufaj e Provenzano, gli autori delle reti rossonere, sono subentrati ad inizio ripresa. Peraltro, vedendo l’esito della gara, sono da considerare ben più discutibili gli interventi effettuati da mister D’Agostino. Il quale, in conferenza stampa, ha argomentato le sue scelte basandole sulle condizioni fisiche dei singoli.

Ma è proprio parlando di panchine che non si può non ricordare quanto accaduto nel convulso finale di gara. Cosa è successo lo abbiamo visto tutti – compreso chi dovrà giudicare e, se del caso, sanzionare – e la testata che Giancarlo Favarin ha assestato a Gaetano Mancino è un dato oggettivo.

A prescindere dal fatto che, qualunque sia l'origine di una tale reazione, non si possono trovare giustificazioni plausibili, ciò che non si può e non si deve dimenticare è che l’autore del gesto è lo stesso allenatore che, alla guida del Gavorrano, nella stagione scorsa si è presentato in sala stampa al ‘Moccagatta’ definendo l’Alessandria una squadra di pellegrini e picchiatori (leggi anche Gavorrano, Giancarlo Favarin: “L’Alessandria farà fatica a salvarsi perché è una squadra di pellegrini”).

Che dire, il calcio è uno sport meraviglioso!