Un viaggio lungo 323 giorni che termina nel modo peggiore

07.05.2022 12:30 di  Fabrizio Pozzi  Twitter:    vedi letture
Un viaggio lungo 323 giorni che termina nel modo peggiore
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© foto di Paolo Baratto/Grigionline.com

Sono passati solo 323 giorni dalla la sbornia del 17 giugno 2021, data che comunque rimarrà storica per l’Alessandria ed i suoi tifosi, a ieri 6 maggio 2022.

323 giorni durante i quali sono state coltivate speranze ed illusioni che si sono sciolte come neve al sole in un’umida serata di primavera.

Il verdetto è definitivo e nella prossima stagione i grigi torneranno ad essere una nobile decaduta nella terza serie italiana.

Prima di ogni analisi vogliamo soffermarci sulla mezzora trascorsa dopo il fischio finale della partita che ha decretato la retrocessione in serie C dell’Alessandria.

Non avevamo mai assistito prima ad uno spettacolo di tale portata. Mai avevamo visto una squadra appena retrocessa essere sostenuta dai propri tifosi come, invece, ha fatto la Gradinata Nord (e non solo) ieri sera.

Di fronte ai tifosi c’erano, a dir poco affranti, i giocatori, mister Longo con il suo staff ed il direttore sportivo dell’Alessandria che, siamo certi, conserveranno un ricordo indelebile di quel momento in particolare e di questa stagione in generale.

Questo ricordo affonderà le sue radici nel rapporto che si è creato tra tifosi e squadra, grazie anche al tramite di mister Longo ed all’impegno che ciascun giocatore ha sempre profuso.

Per tutto l’arco della stagione, indipendentemente dai risultati, l’appoggio della tifoseria, in casa come in trasferta, è stato incondizionato e niente di tutto ciò era scontato, anzi.

Vogliamo sottolineare che l’attaccamento di una tifoseria ai propri colori è un valore e disperdere ora questo patrimonio sarebbe un gravissimo errore.

La partita di ieri? Secondo noi è stata solo l’epilogo, che possiamo definire inevitabile, di quanto accaduto nelle ultime tre giornate – per ora ci limitiamo a parlare di queste, avremo tempo e modo per fare disamine a più ampio spettro – durante le quali sono emersi prepotentemente i limiti dell’Alessandria apparsa svuotata e poco lucida in tutti i suoi interpreti (e non intendiamo solo coloro i quali sono scesi in campo…) proprio nel momento cruciale della stagione. 

Fa ancora più male retrocedere direttamente in questa maniera, da quartultimi a pari punti con una squadra che invece giocherà i playout grazie al vantaggio ottenuto negli scontri diretti.

Fa ancora più male perchè sarebbe bastato un solo punto, ci saremmo accontentati anche frutto di un gol casuale, per provare a scrivere un’altra storia.