La Battaglia del Little Big Horn, il Generale Custer e… Cavallo Pazzo!

02.03.2022 12:30 di Fabrizio Pozzi Twitter:    vedi letture
La rete di Casarini
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La rete di Casarini
© foto di Paolo Baratto/Grigionline.com

Alessandria-Como 1-1. Marcatori La Gumina (Como) al 39’ e Casarini (Alessandria) all’86’.

Nell’immaginario di chi non ha visto la partita l’Alessandria potrebbe addirittura apparire come fortunata per aver raggiunto il pareggio nei minuti finali. Chi invece ha seguito l’incontro allo stadio (o dal divano di casa...) ha avuto una sensazione totalmente diversa. Dire che l’Alessandria ha dominato la gara con il Como è persino riduttivo, non riesce a rendere del tutto l’idea dello svolgimento dell’incontro. Abbiamo avuto l’impressione di assistere ad una sorta di Battaglia del Little Big Horn declinata sul rettangolo verde con il portiere dei lariani Facchin nei panni del Generale Custer ed il fantasista dei grigi Fabbrini in quelli di Cavallo Pazzo.

Nonostante la schiacciante superiorità dimostrata i grigi sono usciti dal campo con un solo punto in carniere. Punto che, in tempi grami come quelli appena trascorsi, comunque fa classifica e, in certo senso, fa anche morale perchè permette alla squadra di ritrovare autostima. Anche se è evidente che il risultato ripaghi i ragazzi di mister Longo abbondantemente al di sotto dei loro meriti.

Si dirà che l’Alessandria è stata agevolata dall’aver giocato in superiorità numerica per quasi un’ora. Non è così perchè anche in undici contro undici i grigi avevano il totale controllo del gioco ed avevano costruito già diverse palle gol. Anzi, forse l’unico momento nel quale l’Alessandria ha rifiatato un attimo è stato proprio nei minuti successivi all’espulsione di Parigini. E il Como ne ha immediatamente approfittato.

Abbiamo fatto riferimento alla superiorità numerica dell’Alessandria ed è scontato affermare che gli episodi arbitrali abbiano segnato la gara. Li ripercorriamo perchè ci hanno lasciato una sensazione che non sappiamo come definire se non spiacevole.

Minuto 33. Parigini, esterno destro del Como, tenta un’azione personale ma perde il controllo della sfera e commette un fallo durissimo ai danni di Gori proprio sotto gli occhi del signor Meraviglia. Senza esitare il direttore di gara estrae il cartellino giallo ed ammonisce Parigini tra lo stupore generale. A questo punto, e ci viene da dire fortunatamente, il Video Assistent Referee Serra – sì, proprio quello salito alla ribalta internazionale per aver dimostrato di non conoscere la regola del vantaggio arbitrando la gara Milan-Spezia di qualche settimana fa – ha richiamato l’arbitro alla on field review costringendolo, di fatto, ad espellere il giocatore del Como. 

Minuto 38. La Gumina, attaccante del Como, tenta la conclusione dal limite e la palla va a colpire il braccio di Mantovani posizionato in modo da non aumentare il volume del corpo con la concreta ipotesi che prima di impattare il braccio il pallone colpisca il fianco del difensore dell’Alessandria. Ad onor qualche istante prima c’era stato anche un dubbio impatto con la mano di Mantovani in un contrasto aereo con Gliozzi. Quello che è quantomeno curioso (ci piacciono gli eufemismi…) è che in una situazione così confusa il signor Meraviglia non abbia voluto rivedere l’azione né il VAR lo abbia richiamato a farlo, a differenza di quanto accaduto appena qualche minuto prima.

Per inciso, ma neanche troppo, vale la pena ricordare che non più tardi di sabato scorso a Cosenza l’Alessandria si è vista fischiare un altro rigore contro (che poi si è rivelato decisivo per l’esito della gara) a seguito di uno scontro fortuito tra l’attaccante rossoblu Larrivey e Parodi. A decretare il penalty è stato l’arbitro internazionale Mariani, lo stesso che ieri sera è stato chiamato a dirigere il derby di Coppa Italia tra Milan e Inter. Ecco, andate a rivedervi il contatto, quasi altrettanto fortuito, tra Saelemaekers e Chalanoglu o quello tra Skriniar e Giroud con l’abbraccio, molto meno fortuito, del difensore nerazzurro nei confronti dell’attaccante rossonero.

Secondo voi il prode Mariani ha indicato il dischetto del rigore in queste due occasioni? Certo che no, ça va sans dire…