I risultati fanno riflettere così come la maturità della Gradinata Nord

16.03.2022 12:30 di  Fabrizio Pozzi  Twitter:    vedi letture
I risultati fanno riflettere così come la maturità della Gradinata Nord
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© foto di Paolo Baratto/Grigionline.com

Non era certo con il Monza, o meglio contro questo Monza che è nel suo miglior momento di forma psico-fisica, che l’Alessandria poteva sperare di racimolare punti per la salvezza. È vero che in passato i grigi avevano ottenuto punti preziosi e meritati al cospetto di avversarie di alta o altissima classifica ma il divario tra una squadra costruita per vincere il campionato ed una che invece ha l’ambizione di raggiungere la salvezza ieri sera è emerso in modo impietoso. Sinceramente siamo convinti che l’Alessandria non sarebbe riuscita a strappare il risultato neppure se Casarini fosse stato schierato a centrocampo, tanto per dirne una, o se il tiro di Milanese fosse entrato anzichè cogliere il palo. 

La forza del Monza visto ieri sera, paradossalmente, è stato aver segnato tre reti con tre tiri nello specchio della porta difesa da Pisseri. Questa, che potrebbe sembrare solo un curiosa circostanza, è invece semplicemente il frutto di valori tecnici assoluti per la categoria. I brianzoli hanno il miglior attacco del campionato (50 reti segnate) ma ieri sera mancava uno dei suoi attaccanti più talentuosi, quel Dany Mota Carvalho che è anche uno dei capocannonieri della formazione di Stroppa. Ebbene alzi la mano chi si è accorto della sua assenza, a testimonianza di una rosa che probabilmente non ha eguali come profondità e qualità media in questo torneo.

Esattamente l’opposto dell’Alessandria che, invece, ha pagato un pesante dazio agli infortuni (e ad una rosa non adeguatamente assortita) proprio nel momento in cui gli impegni si sono susseguiti in maniera incessante. Dal 30 gennaio, quando i grigi persero per 2-1 a Vicenza, l’Alessandria ha giocato 11 partite in 45 giorni ottenendo solo 6 punti, frutto di altrettanti pareggi. Nelle stesse 11 partite l’Alessandria ha segnato 7 reti subendone ben 19. Numeri che fanno riflettere…

Ma non sono solo i numeri a far riflettere. Se non ha stupito la supremazia del Monza ha sorpreso ancora meno, anzi ci ha colpito in modo particolare, l’atteggiamento della Gradinata Nord al triplice fischio. Dopo aver incitato la squadra ancora una volta per tutto l’arco della gara, al termine della partita il coro dei tifosi si è levato altissimo insieme alle sciarpe ed alle bandiere. Il tutto dopo uno 0-3 casalingo che fa il paio che il 3-0 incassato sabato scorso a Frosinone. Di fronte a questa manifestazione d’affetto la squadra non ha potuto far altro che fermarsi ad applaudire i propri tifosi.

Bisogna riconoscere che fin dall’inizio della stagione, anche dopo le cinque sconfitte consecutive iniziali, gli assidui frequentatori del ‘Moccagatta’ hanno sempre dimostrato grandissima maturità. E ci sono riusciti perché hanno semplicemente deciso di vivere ogni partita di un campionato di serie B atteso da quasi mezzo secolo come se fosse una festa. Il tempo della resa dei conti arriverà presto – mancano solo nove giornate al termine della regular season – ma adesso è ancora il momento di stare soprattutto vicini alla squadra.

Per questo, secondo noi, quei tifosi che ieri sera avevano ancora voglia di sostenere i grigi dopo la 17esima sconfitta stagionale sono da considerare un esempio per tutti. In particolare per coloro che, invece, hanno scelto di vivere ogni partita di un campionato di serie B atteso da quasi mezzo secolo, bene che vada, dal divano di casa propria…