È nato prima l’uovo o la gallina?

28.08.2017 09:00 di  Fabrizio Pozzi   vedi letture
È nato prima l’uovo o la gallina?
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© foto di Federico De Luca

Il mercato è ancora aperto e sono attesi rinforzi. A Pontedera mancavano in tre per squalifica (a proposito, chi ha messo in giro la voce che Gozzi avesse due turni da scontare? A Piacenza, tra due settimane, il difensore sarà a disposizione), altri erano acciaccati oppure non al meglio della condizione, come è normale che sia a fine agosto.

Tralasciamo, allora, le incertezze difensive figlie di errori individuali e di reparto suggellati da un (altro) gol incassato da calcio d’angolo. Tralasciamo anche il fatto che per larghi tratti della gara il peso dell’attacco è stato tutto sulle spalle di Gonzalez il quale, oltre al gol segnato, fortunatamente ha fornito segnali complessivamente incoraggianti.

Soffermiamoci, però, sulla novità regolamentare di questa stagione, e cioè la possibilità di operare fino a cinque sostituzioni (ossia mezza squadra!). Al ‘Mannucci’ si sono visti chiaramente i dirompenti effetti che potrà sortire questa innovazione. Una variabile che assumerà crescente importanza e che inciderà in maniera significativa sull’esito del campionato favorendo le squadre che possono vantare rose profonde ed elementi duttili. Stellini di cambi ne ha fatti ‘solo’ quattro – il Pontedera, per la cronaca, ha effettuato due sostituzioni – che, tuttavia, sono stati sufficienti a correggere l’impostazione iniziale. Merito di chi è subentrato con il giusto spirito, si dirà. Se questo è vero, come è vero, allora la domanda è un’altra: è stato bravo Stellini ad ‘azzeccare’ i cambi oppure le scelte iniziali non erano quelle giuste?

Ma è un po’ come chiedersi se è nato prima l’uovo o la gallina…