Dalla Reggina al Parma, un calendario che riserva incognite ed opzioni

20.12.2021 12:30 di  Fabrizio Pozzi  Twitter:    vedi letture
Dalla Reggina al Parma, un calendario che riserva incognite ed opzioni
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© foto di Paolo Baratto/Grigionline.com

È un vero peccato che l’Alessandria abbia trovato sulla propria strada il miglior Parma della stagione. A leggere bene la partita non è certo stata la formazione di mister Longo ad esprimersi al di sotto delle attese. Sono stati, invece, i ducali ad interpretare l’incontro al meglio delle proprie possibilità. E in una situazione del genere non poteva che emergere tutta la differenza, prima di tutto fisica oltre che tecnica, tra le due squadre.

Diventa persino curioso riflettere su quali opzioni ed incognite possa riservare il calendario… Dopo aver potuto approfittare delle vicissitudini della Reggina, appena sette giorni or sono, l’Alessandria si è immediatamente dovuta confrontare con un avversario che invece si è mostrato pienamente ritrovato grazie all’avvento di Iachini sulla propria panchina. Certo il Parma di qualche settimana fa, con Maresca alla guida, sarebbe stato un avversario totalmente diverso da affrontare. Ma anche la Reggina, qualche settimana fa, sarebbe stata un avversario totalmente diverso da affrontare. Ecco, facciamo pari e patta e rimettiamo la palla al centro…

Quello che abbiamo compreso a nostre spese, ma che ad essere sinceri già ben sapevamo, è che l’Alessandria non poteva immaginare di andare a cercare punti salvezza contro un avversario attento, attendista e tecnicamente cinico come quello visto ieri al ‘Moccagatta’. Come a dire che non è sicuramente contro il Parma che l’Alessandria doveva andare a cercare i punti per la salvezza.

In queste situazioni è fin troppo facile fare dietrologia andando a discutere le scelte dell’allenatore dei grigi ma, viste le forze in campo, riteniamo che si sarebbe potuto fare ben poco di diverso.

Ben differente, invece, è proiettarci sul prossimo impegno, il fatidico boxing-day – ad essere sinceri non riusciamo a dare un significato a questa definizione che non rientra nella tradizione di casa nostra – del giorno di Santo Stefano che vedrà i grigi di scena a Vicenza in casa di quella che, in attesa del posticipo di questa sera, è l’ultima in classifica.

A prescindere dal fatto che secondo noi non ha alcun senso imporre un appuntamento del genere – evidentemente ad esclusivo uso e consumo di un mercato televisivo che nulla ha a che vedere con il calcio vero – nel bel mezzo delle feste natalizie (signori, siamo in Italia non nel Commonwealth…), non possiamo non considerare che si giocherà un importantissimo scontro salvezza.

Non inganni l’attuale posizione di classifica dei biancorossi condotti da Brocchi i quali, fin qui, hanno ottenuto molto – ma davvero molto – meno di quanto meritato. Senza contare che in casa grigia c’è un potenziale allarme per il reparto arretrato dove Di Gennaro sarà squalificato, Prestia è uscito anzitempo per un potenziale problema muscolare, Benedetti è sotto la scure del Covid e Celesia accusa una frattura ad un dito del piede. Una specie di bollettino di guerra in vista di una sfida che potrebbe essere cruciale.

Tra le cose che vogliamo tenerci della giornata appena trascorsa, che ha visto tornare quasi 4.000 spettatori sugli spalti del glorioso ‘Moccagatta’, c’è sicuramente la splendida sciarpata che ha accolto l’ingresso in campo delle squadre sulle note dell'inno dei grigi. Siamo fermamente convinti che questa debba diventare una imprescindibile consuetudine, una sorta di tradizione, una specie di marchio, che dovrà necessariamente caratterizzare le prossime partite casalinghe dell’Alessandria.