Buon compleanno, Mister!!!

Non avremmo mai pensato che un pareggio a Brescia, contro un avversario che ha quasi il doppio dei punti dell’Alessandria e punta dichiaratamente alla promozione in serie A, potesse lasciare l’amaro in bocca... Invece la sensazione al termine dell’incontro giocato ieri al ‘Rigamonti’ è stata proprio questa. 

Attenzione, però. La sensazione che abbiamo appena descritto è quella scaturita in maniera immediata alla luce dello svolgimento dell’incontro, e non solo per la rete del pareggio del Brescia arrivata al 90’ grazie a quello che è stato il secondo (sì, avete letto bene) ed ultimo tiro nello specchio della porta effettuato dai padroni di casa. 

A fare da contraltare a questa considerazione ci sono le (molto) positive impressioni che il confronto deve lasciare nella testa della squadra e dei tifosi grigi. L’atteggiamento di conscia spavalderia che la squadra di Moreno Longo (a proposito… buon compleanno, Mister!!!) ha esibito a Brescia, confermando quello delle recenti uscite, può diventare un’arma in più nella corsa-salvezza.

Ancora una volta il tecnico dei grigi ha operato iniziali scelte di formazione che hanno quantomeno sorpreso, esempio ne sia il mancato utilizzo di Parodi per la prima volta in stagione (amichevoli comprese) o l’impiego dal 1’ di Kolaj. Ebbene il gruppo ha risposto in maniera granitica con ogni suo singolo componente (a parte l’eccezione che conferma la regola…). E questa è un’altra buona notizia perchè sarà sempre più importante che tutti rimangano sul pezzo. Del resto abbiamo provato sulla nostra pelle quanto sia difficile mantenere lucidità nel momento in cui gli avversari possono permettersi il lusso di inserire elementi di grande qualità.

Il migliore in campo dei bresciani è certamente stato l’estremo difensore finlandese Joronen, che nel primo tempo è stato anche salvato dalla traversa su pregevole conclusione di Kolaj. Nonostante questo, nonostante le nitide quanto numerose palle gol create dall’Alessandria sia nel primo che nel secondo tempo, il principale tema affrontato nel post partita dall’allenatore del Brescia Filippo Inzaghi è stato la mancata concessione di un calcio di rigore. Il tutto molto prima di riconoscere gli oggettivi meriti dell’avversario (cosa che il popolare ‘Pippo’ ha liquidato con un rapido inciso). Premesso che l’azione incriminata è avvenuta al 96’, e perciò ben oltre i 5’ di recupero concessi dal direttore di gara, abbiamo assistito ad un episodio piuttosto curioso. Dopo aver fischiato per tre volte, e quindi aver ufficialmente dichiarato conclusa la partita, il signor Daniele Paterna della sezione di Teramo ha effettuato un check con il VAR Antonio Di Martino, anch’egli di Teramo, a proposito di un tocco di mano da parte di Ba nell’area grigia. Non sono state ravvisate irregolarità e quindi il direttore di gara ha nuovamente emesso il triplice fischio che ha mandato tutti negli spogliatoi. Non vogliamo pensare a cosa sarebbe potuto accadere altrimenti…

È un vero peccato che una prestazione come quella interpretata ieri dall’Alessandria non abbia fruttato tre punti che sarebbero stati più che meritati. Lo sarebbero stati non solo per la squadra ma anche per i 400 tifosi grigi al seguito i quali hanno fornito un sostegno eccezionale per tutto l’arco della gara (anzi anche prima e dopo la partita…).

Nel girone di ritorno l’Alessandria ha già collezionato cinque punti mentre nelle stesse tre partite del girone di andata non ne fece. Potrà sembrare un esercizio matematico fine a sé stesso ma se prendiamo in esame la classifica delle 17 giornate che vanno dalla 6^ (quando l’Alessandria ha fatto il primo punto stagionale) alla 22^ (che si è giocata ieri) i grigi sono al 12esimo posto con 22 punti, quindi abbondantemente salvi. Prendiamolo come un buon auspicio.

Concludiamo aggiungendo soltanto che, nella stessa classifica appena citata, il Lecce (che già dopodomani sarà ospite al ‘Moccagatta’) sarebbe comunque primo…