Archiviare la sconfitta, senza dimenticarla, per ripartire al più presto

20.02.2022 12:30 di  Fabrizio Pozzi  Twitter:    vedi letture
Archiviare la sconfitta, senza dimenticarla, per ripartire al più presto
© foto di Paolo Baratto/Grigionline.com

Le giornate storte possono capitare, anzi capitano, soprattutto quando le gare si susseguono senza soluzione di continuità. Del resto se una squadra come l’Alessandria riuscisse a non incappare in giornate storte anziché essere in lotta per la salvezza ambirebbe a ben altri traguardi... Non solo. Ci spingiamo addirittura ad affermare che l’Alessandria riesce ancora ad essere in piena lotta per la salvezza proprio perchè è finora riuscita a limitare al minimo sindacale le giornate storte, altrimenti sarebbe notte fonda.

Se eravamo ben consapevoli che il campionato non fosse finito mercoledì scorso, dopo il pareggio con il Lecce, non possiamo certo considerarlo concluso dopo la gara di ieri. A nostro avviso l’unica cosa da non fare in questo momento è dare fiato al disfattismo gratuito che si configura come poco gradevole e controproducente. L'equilibrio nei giudizi è propedeutico a non esaltarsi oltre misura quando le cose vanno bene e a non abbattersi inutilmente quando i risultati non arrivano e diventa carburante per perseguire gli obiettivi. Soprattutto quando mancano ancora 14 giornate al termine della regular season.

La sconfitta per 3-0 con l’Ascoli – tra l’altro il peggior passivo incassato dai grigi in questa stagione – è da archiviare rapidamente ma senza far finta che non ci sia stata. Siamo sicuri che la prestazione sarà oggetto di una profonda analisi per fare tesoro degli errori commessi ed evitare di ripeterli in futuro.

Per quanto riguarda l'Alessandria sarebbe pleonastico commentare la gara giocata al ‘Del Duca’ e valutare le prestazioni dei singoli, l’esito è sotto gli occhi di tutti. Indipendentemente dal doveroso riconoscimento dell'oggettivo valore di un avversario che occupa meritatamente la sesta posizione della classifica, se colonne portanti come Pisseri e Parodi – li citiamo non certo come unici responsabili della débâcle ma solo perchè in svariate circostanze hanno fatto la differenza in positivo – accusano un passaggio a vuoto il resto non può che essere una diretta conseguenza

Con il senno di poi, inoltre, è persino troppo facile andare a ricercare eventuali errori che potrebbe aver commesso mister Longo. La chiave di lettura più immediata è che il tecnico sia stato condizionato da una rosa corta e falcidiata dagli infortuni in un momento del campionato che è figlio dell’emergenza causata dal Covid. Non dimentichiamo, infatti, che alla fine dello scorso mese di dicembre sono state rinviate in blocco ben due giornate di campionato determinando l’attuale concentrazione degli impegni che rende il calendario insostenibile per formazioni che, come l’Alessandria, devono essere sempre al limite delle proprie possibilità (o addirittura oltre...) per fare risultato.

Nonostante tutto forse è un bene che dopodomani (!) sia nuovamente ora di tornare in campo senza avere (quasi) neanche il tempo di rimuginare troppo. È chiaro che ora la testa debba immediatamente essere rivolta alla gara con il Perugia. Non sarà facile rialzarsi immediatamente ma l’Alessandria merita fiducia, finora ha sempre dimostrato di saper fare di necessità virtù.