Alessandria-Como 1-1, le pagelle dei grigi di Scazzola

14.10.2019 08:30 di  Fabrizio Pozzi  Twitter:    vedi letture
Alessandria-Como 1-1, le pagelle dei grigi di Scazzola
GrigiOnLine.com
© foto di Fabrizio Pozzi

L'Alessandria compie un altro (mezzo) passo falso tra le mura amiche e si fa raggiungere dal Como (leggi anche Alessandria-Como 1-1, i grigi resistono in dieci e portano a casa un punto). Ecco le nostre pagelle.

Valentini 6,5: può nulla sul bolide di Iovine, ma salva il risultato in un paio di occasioni.

Dossena 5,5: un po’ nervoso ed un po’ in affanno, non sempre è pulito nelle letture (dal 68’ Gilli 6: entra bene in partita e svolge con diligenza i compiti che mister Scazzola gli assegna).

Cosenza 6,5: al rientro dopo l’infortunio restituisce, almeno inizialmente, sicurezze alla squadra. Non serve la fascia per comportarsi da vero capitano

Prestia 6: beneficia del ritorno di Cosenza e prova ad imporre le proprie doti fisiche.

Cambiaso 6: meglio nel primo tempo, poi soffre un po’ troppo le incursioni di De Nuzzo (dal 77’ Sciacca 6: entra in un ruolo non suo dopo l’espulsione di Arrighini, ma si disimpegna).

Casarini 5: resta in campo 90’ solo per via del rosso ad Arrighini, visto che Castellano era pronto a sostituirlo. Anche se cresce un pochino alla distanza, da un giocatore della sua levatura è lecito attendersi di più.

Suljic 6: poco aiutato dai compagni di reparto finisce per andare in crisi e perde lucidità con l’andare dei minuti.

Chiarello 5,5: non incide sulla gara, ben assorbito dalla linea difensiva del Como. Nonostante questo si procura un paio di occasioni che non riesce a trasformare (dall’82’ Gazzi 6: la buona notizia è che un giocatore con la sua esperienza è tornato a disposizione)

Celia 6,5: mezzo voto in più per la splendida rete segnata, la prima da professionista.

Eusepi 5,5: la manovra non lo assiste e lui si lascia ingabbiare da una difesa di... serie D (dal 77’ Pandolfi 6: la solita verve ed il rimpianto per un rigore negato).

Arrighini 5,5: come ormai d’abitudine riesce ancora a mettere in porta Chiarello il quale, però, stavolta non segna. Il cartellino rosso, per quanto severo, è il termometro di un nervosismo latente.