Tim Cup, Alessandria in rimonta contro il Cosenza

"La Tim Cup non è un obiettivo dell'Alessandria". Lo ha detto più volte Cristian Stellini nel corso della conferenza stampa che precedeva la sfida dell'Alessandria contro il Cosenza. Ma se la coppa non era un obiettivo dei grigi, è vero anche "che la partita rimane comunque importante. Soprattutto per avere risposte da parte del gruppo e vedere se il lavoro è stato assimilato". E allo stadio 'San Vito Gigi Marulla' la mano del tecnico s'è vista tutta. 

Soprattutto dal punto di vista tattico. E non inganni il 4-4-2 di partenza, stesso modulo già usato in precedenza da Braglia prima e Pillon poi. Perché questo è una base di partenza per il tecnico lombardo che ha disegnato una doppia alessandria. Accorta e compatta quando subisce le folate degli avversari. Spregiudicata e fantasiosa con quel 3-5-2 quando è lei a portare la palla dalle parti dell'area avversaria. Dove Iocolano riveste il ruolo di interno con licenza di accentrarsi sulla trequarti e Pastore esterno sinistro aggiunto nel centrocampo mandrogno.

Il resto è storia di muscoli ancora pesanti, buone idee ma gambe ancora troppo imballate per concretizzarle sino alla fine. Così il primo tempo si chiude stancamente sullo 0-0 con l'Alessandria due volte pericolosa prima con l'inzuccata di Marconi fuori di poco e poi con il tiro fulmineo di Iocolano respinto da Perina. Cosenza comunque battagliero e pronto a pungere in contropiede ogni volta che la squadra di Stellini si apre troppo alla ricerca del vantaggio. Che arriva però per i padroni di casa grazie alla sfortunata deviazione in porta di Fissore su tiro di Caccavallo. Sembra tutto finito, soprattutto dopo l'espulsione di Gonzalez, ma al primo minuto di recupero Cazzola pareggia i conti.

Si va ai supplementari coi grigi in inferiorità numerica. Il Cosenza ci crede e al 105' la rovesciata di Pascali permette di rimettere avanti la testa ai padroni di casa. Ma l'Alessandria ha uno spirito guerriero così il nuovo pareggio arriva al 109' con un pallonetto da urlo di Celjak. Si gioca su fiammate improvvise, residui delle poche forze rimaste alle due squadre. Al 116' arriva però la rete che mette definitivamente la parola fine al match: incornata da calcio d'angolo di Casasola e grigi qualificati per il prossimo turno di Tim Cup.