Stagione 2020/21, cronaca di un trionfo… annunciato. I playoff

19.06.2021 13:00 di  Redazione GrigiOnLine   vedi letture
Stagione 2020/21, cronaca di un trionfo… annunciato. I playoff
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

La cervellotica formula dei playoff del campionato di serie C concede un lungo periodo senza gare ufficiali per le seconde classificate dei rispettivi gironi, tra le quali c’è l’Alessandria. Inizialmente il calendario prevedeva tre settimane di stop, ma il rinvio della gara gara triestina-Virtus Verona per Covid allunga di una settimana il tutto.

I grigi entrano in gioco, da testa di serie, nel secondo turno della Fase Playoff Nazionale (che, poi, sarebbero i quarti di finale...). La qualificazione si gioca su gare di andata e ritorno e l’avversario è la sorprendente Feralpisalò, formazione ha chiuso al quinto posto nel girone B, ma che ha eliminato prima la Virtus Verona e poi il favoritissimo Bari. L’andata si gioca a Salò il 30 maggio, quasi un mese dopo l’ultima giornata di campionato disputata il 2 maggio. In questo periodo la formazione di Longo recupera gradualmente tutti gli elementi colpiti dal Covid, ma non il difensore Sini, il quale ha chiuso anticipatamente la stagione a causa di un grave infortunio al ginocchio patito nella gara di Vercelli del 21 marzo. Durante la sosta, tra l’altro, la formazione grigia ha potuto disputare soltanto amichevoli con formazioni categoria inferiore che hanno inevitabilmente fornito indicazioni solo parziali. Senza contare che in allenamento si infortuna anche un altro difensore, Bellodi, con la difesa grigia che non va in emergenza ma quasi. Sta di fatto che la Feralpisalò si impone nel match di andata per 1-0, con gol di Scarsella nel primo tempo, al termine di un incontro che restituisce ai grigi più incognite che certezze.

La gara di ritorno si gioca appena tre giorni dopo, con la significativa novità del ‘Moccagatta’ finalmente riaperto al pubblico dopo quasi un anno e mezzo. Arrighini segna allo scadere della prima frazione ed i grigi, apparsi comunque più convincenti rispetto alla gara precedente, centrano il successo di misura che li qualifica alla Final Four l’Alessandria solo grazie alla miglior posizione di classifica.

Dopo tanta inattività ora gli impegni si susseguono serrati e, in semifinale, c’è il doppio confronto con l’Albinoleffe – giunto settimo nel girone A – arrivato fino a questo punto dopo aver eliminato nell’ordine Pontedera, Grosseto, Modena e Catanzaro. La gara di andata si gioca il 6 giugno a Gorgonzola, dove i seriani disputano abitualmente le gare interne, e si chiude con un 1-2 che si concretizza nella ripresa grazie alle reti di Giorno ed Arrighini cui risponde Giorgione nel finale.

L’Albinoleffe affronta, tre giorni dopo, il match di ritorno senza più nulla da perdere e si porta in vantaggio nel primo tempo con Gabbianelli. Nella ripresa Arrighini segna sotto una gradinata Nord commovente, ma Gelli manda il confronto ai supplementari. A regalare la qualificazione ai grigi, con uno splendido gol – ancora sotto la Nord – nell’over-time è Stanco al 110’ che, con la sua unica rete in maglia grigia, fissa il punteggio sul 2-2 finale che qualifica l’Alessandria alla Finale con il Padova.

I biancoscudati partono con i favori del pronostico. Dopo aver dilapidato un ingente vantaggio, il Padova è stato bruciato sul filo di lana dal Perugia nella regular season. Nei playoff ha eliminato prima il Renate e poi l’Avellino. Ma la battaglia con gli irpini ha lasciato il segno e sono ben quattro i giocatori biancorossi squalificati per la gara di andata con i grigi che si gioca all’’Euganeo’ il 13 giugno. La rosa a disposizione dei patavini, comunque, è molto profonda perciò il confronto è equilibrato con un paio di squilli per parte (tra cui una traversa di Della Latta) che non muovono il punteggio.

Tutto si decide, allora, nel match di ritorno del 17 giugno che, dopo lo 0-0 dell’andata, si trasforma in una sorta di finale secca. L’Alessandria ha il vantaggio (non da poco…) di giocare di fronte al proprio pubblico, il Padova si presenta (quasi) al meglio del proprio organico. Si gioca in un pomeriggio bollente, ma la gara è tirata e spettacolare con i due portieri protagonisti in diverse occasioni. Non bastano 120’ di battaglia per decidere la vincente, perciò si va ai calci rigore. I tiri dal dischetto si battono sotto la Gradinata Nord, ancora una volta encomiabile per il sostegno alla squadra, ed è il Padova a cominciare la serie con Ronaldo che trasforma. L’Alessandria risponde con Bruccini, anch’egli a segno. Si prosegue senza errori passando per i tiri di Paponi, Stanco, Curcio, Eusepi, Rossettini e Giorno. Per il Padova il quinto rigorista è Gasbarro, il quale fallisce di sinistro calciando a lato. Il tiro decisivo è, allora, affidato ad un altro mancino Rubin, subentrato al termine dei tempi supplementari con il solo scopo di calciare dal dischetto. La trasformazione è perfetta, non solo nell’esecuzione ma soprattutto perchè è il gol che permette all’Alessandria di vincere per 5-4 dopo i calci di rigore ed ottenere il trionfo… annunciato.