Matteo Di Gennaro: “Assurdo vedere questo gruppo a 11 punti dalla prima”

21.01.2021 19:00 di  Redazione GrigiOnLine   vedi letture
Matteo Di Gennaro
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Matteo Di Gennaro
© foto di Jacopo Duranti/TuttoLegaPro.com

Ultimo in ordine di tempo (e per il momento...) tra i rinforzi invernali dell’Alessandria, Matteo Di Gennaro ('94) si è presentato alla stampa in videoconferenza. Il giocatore ha esordito descrivendo il suo passaggio in grigio.

A Livorno erano quattro mesi che si viveva una situazione assurda e nell’ultimo mese e mezzo le cose sono precipitate a livello di tranquillità su come le cose sarebbero andate a finire. A gennaio, quando si è presentata l’occasione di venire ad Alessandria, ho parlato i con la società del Livorno e poi ho preso la decisione di affrontare questa nuova sfida nella quale le ambizioni sono alte e rispecchiano il mio modo di essere”.

L’ultima esperienza al ‘Moccagatta’ del giocatore risale all’8 novembre scorso, quando ci furono molte polemiche per una presunta frase di stampo razzista, che poi si è appurato non esserci mai stata. “Reputo che quello che è successo sia un fatto che non sarebbe mai dovuto accadere ed avrei detto le stesse cose anche se fosse stata fatta da una persona di Livorno. Ma non faccio di tutta l’erba un fascio, altrimenti sarei ipocrita e non onesto con me stesso. Quello era un episodio che, secondo me, andava denunciato perchè si è attaccata una cosa brutta e soprattutto c’è stato un attacco di razzismo ad un ragazzino che non aveva senso. Ma non posso condannare una società per un episodio fatto da una persona che magari non c’entra niente con loro. O se c’entra con loro penso che la società abbia già preso le sue decisioni”.

Tornando al calcio giocato Di Gennaro ha inquadrato così le proprie caratteristiche. “Io sono un giocatore principalmente tecnico, ma negli anni grazie ai vari allenatori ho imparato molto anche a livello difensivo. Sono più bravo nelle letture che sulla marcatura a uomo e prediligo l’impostazione. Per quanto mi riguarda nulla cambia tra difesa a tre o difesa a quattro, è la predisposizione che porta ai moduli. quest’anno ho giocato a quattro e mi sono trovato benissimo, anche se nella mia carriera ho principalmente giocato a tre. Forse potrei trovarmi più a mio agio centralmente, ma sono qui per adattarmi alle esigenze del mister”.

A questo proposito, dopo l’esonero di Gregucci, non è ancora stato ufficializzato il suo successore. “Oggettivamente questa squadra è talmente forte che meriterebbe altra posizione di classifica. Se ci sono stati questi problemi significa che qualcosa si è sbagliato dentro il campo e sicuramente la squadra ne è conscia. Per questo ora bisogna stare uniti e veder cosa fare per recuperare da questa situazione. Conosco ogni singolo giocatore di questa squadra, per averci giocato contro o di fama, e vedere questo gruppo a 11 punti dalla prima mi sembra un po’ assurdo. La squadra ha tutti mezzi per fare una rimonta”.

Fascia da capitano e 17 presenze in questa stagione con la maglia del Livorno, con qualche assenza solo nel finale del girone d’andata. “Fisicamente sto bene, ho avuto il Covid per qualche giorno in più rispetto ad altri giocatori, ma sono certo ci vorrà poco a riprendere la forma migliore. Le gerarchie - ha proseguito Di Gennaro rispondendo alle domande - ci sono, io sono comunque un nuovo arrivato. Però con un allenatore nuovo tutti partono alla pari e in questo momento, in una squadra così forte, è più importante il bene del gruppo che del singolo”.

Ex giocatore del Livorno ma anche più di 100 presenze con il Renate, attuale capolista. “A Livorno lascio molto, molto più che una semplice squadra. Lì si è creata la mia famiglia, ed al Livorno e soprattutto a Spinelli devo tanto perchè mi hanno dato la possibilità di esordire in serie B in una piazza così importante. Ma in questo momento a livello di progetti ed ambizioni, purtroppo per il Livorno e per fortuna per me, Alessandria è molto più avanti. Qui ci sono idee chiare, obiettivi chiari ed io volevo mettermi in gioco per ambire a qualcosa di importante, come recuperare la categoria cadetta sul campo dopo una stagione come quella scorsa sbagliata sotto ogni punto di vista. Per questo ho ritenuto alessandria la soluzione migliore. Conosco tutto del Renate - ha concluso il giocatore - so come lavorano perchè ci sono stato per anni. Hanno una preparazione importante per partire su alti ritmi. Noi dovremo essere bravi a sfruttare il momento-no che avranno. Perchè lo avranno anche loro, come tutte le altre squadre. In quel momento dovremo accorciare per stringere il gap che ci divide. Senza dimenticare che c’è anche il Como che, vincendo lo scontro diretto, può andare in testa. Perciò per noi sono due le squadre sulle quali recuperare”.