Vannucchi, l'infortunio è più serio del previsto

Inizia nel peggiore dei modi la stagione 2017/2018 per Gianmarco Vannucchi. Il portiere si era fatto male alla spalla destra nei primi giorni del ritiro di Bardonecchia. Un infortunio che aveva subito fatto temere il peggio e che, dopo gli esami strumentali del caso, ha confermato quella che inizialmente era solo una brutta sensazione.

Il giovane portiere grigio ha riportato una frattura del cercine glenoideo anteriore della spalla destra per la quale sarà previsto un intervento chirurgico nei prossimi giorni. Per un infortunio del genere i tempi di recupero variano a seconda dell'entità della lesione, delle preferenze del chirurgo e della fisioterapia eseguita. Secondo i manuali di medicina la riabilitazione però è molto lunga. 

Per 6 settimane dopo l’intervento, la spalla sarà immobilizzata in un tutore. Durante questo periodo è consentito rimuovere temporaneamente il tutore per eseguire movimenti limitati e comunque con la supervisione di un fisioterapista. Dopo 6 settimane e la visita con il chirurgo, si potrà rimuovere il tutore in maniera permanente e proseguire con la riabilitazione che può durare da 3 a 6 mesi, secondo il livello di attività atteso dal paziente. In 3 mesi dall'intervento si arriva al recupero totale del braccio, ma è dopo 4-6 mesi che sarà possibile riprendere qualsiasi attività sportiva. Queste comunque rimangono congetture, dato che i medici dell'Alessandria devono ancora valutare l'entità dell'infortunio e dare i reali tempi di recupero di Vannucchi. 

Questo il comunicato ufficiale della società:

"La valutazione clinico-strumentale a cui è stato sottoposto Gianmarco Vannucchi ha dato come esito la presenza di una frattura del cercine glenoideo anteriore della spalla destra per la quale è stato programmato per i prossimi giorni un intervento chirurgico di capsuloplastica artroscopica".