Robur Siena-Alessandria 0-0. Le pagelle dei grigi
L’Alessandria rimanda nuovamente l’appuntamento con la vittoria in campionato, ma pareggia a reti inviolate nella trasferta di Siena (QUI il report del match). Queste le nostre pagelle.
Agazzi 6: quando è chiamato in causa di disimpegna senza troppe difficoltà.
Casasola 7: molto attivo, è decisivo in fase difensiva quando nel primo tempo opera una diagonale perfetta per chiudere su Marotta. Interessanti le sue proposizioni anche in chiave offensiva.
Gozzi 6,5: attento e concentrato concede pochissimo agli attaccanti della Robur.
Piccolo 6: si disimpegna con ordine senza mai andare in difficoltà.
Nicco 6: siamo solo alla quinta giornata ma già all’ennesima invenzione di mister Stellini. In tutta sincerità non sappiamo quante volte in carriera abbia avuto l’onere di coprire tutta la fascia …
Branca 6: ordinato e propositivo, soprattutto nella prima frazione. Prova a metterci agonismo e qualche idea.
Ranieri 5,5: piuttosto timido, pur non sbagliando molto fatica a prendere in mano le redini del centrocampo. (dal 72’ Gazzi 5,5: non incide, del resto non può essere lui a dettare il cambio di marcia).
Bellomo 6: qualche lampo e l’impressione di pericolosità. Almeno fino a quando la condizione fisica, peraltro da incrementare al più presto, lo assiste. (dal 63’ Sestu 5,5: mister Stellini, tanto per non smentirsi, lo immagina come interno sinistro, con un esito inevitabilmente scialbo).
Celjak 5: si insiste nel proporlo come quinto a sinistra e, sebbene la prestazione sia un po’ meno disastrosa rispetto a quella con il Livorno, il risultato ovviamente non cambia. Vederlo costretto a posture innaturali è una pena. (dall’87’ Pastore s.v.).
Fischnaller 5: considerando che dovrebbe essere una delle principali opzioni offensive, non sfrutta né la libertà di svariare né l’occasione che mister Stellini gli concede. (dal 63’ Gonzalez 6: entra bene in partita ed assiste con perizia Bunino quando ne ha l’occasione).
Bunino 6,5: cerca di guadagnare qualche punizione rientrando dietro la linea di metà campo. Si dimostra, poi, attaccante vero procurandosi le occasioni migliori per i grigi. (dall’87’ Marconi s.v.).