Moreno Longo: “Anche i giocatori devono prendersi responsabilità” (2a p.)

22.01.2021 18:00 di  Redazione GrigiOnLine   vedi letture
Moreno Longo
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Moreno Longo
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Abbiamo già riferito della videoconferenza di presentazione di Moreno Longo, neo-allenatore dell'Alessandria (leggi anche Moreno Longo: “Il calcio non si fa con i nomi, si fa con i fatti” (1a parte)). Il tecnico ha proseguito così, rispondendo alle domande dei numerosi giornalisti intervenuti.

Per tentare la rimonta in classifica servirà prima di tutto continuità di risultati. “Per prima cosa si dovrà diventare squadra al più presto possibile, trovando un’identità di compattezza, nelle situazioni, nelle letture che permetta di essere riconoscibile, cosa che serve in questa categoria. La squadra è stata costruita per raggiungere il massimo obiettivo e deve avere queste caratteristiche. Lavoreremo immediatamente per dare informazioni che aiutino la squadra a non disunirsi. Ricordiamoci che siamo l’Alessandria e nessuno ci regalerà nulla solo perchè ci chiamiamo Alessandria, perchè sono stati investiti tanti soldi o perchè ci sono dei nomi in squadra. Dovranno rispettarci per quello che noi facciamo, per quello che noi produciamo sul campo. Dobbiamo costruirci stima da parte degli avversari a prescindere da tutto il contorno che non deve far pensare ad alcuno di avere un atteggiamento superficiale. Anzi, proprio perchè ti chiami Alessandria devi dare qualcosa in più, visto che tutti quelli che affrontano l’Alessandria tirano fuori il proprio meglio”.

Oltre all’Alessandria Longo ha valutato anche altre proposte. “Ho avuto la fortuna di ricevere proposte e ringrazio pubblicamente le persone che mi hanno cercato. Come sempre nel calcio ci sono valutazioni che si fanno a prescindere. Alcuni dicono che ho fatto una scelta contro corrente, ma è contro corrente solo per chi non la pensa come me. Il calcio ti mette di fronte a situazioni tipo questa dove ti si accendono delle motivazioni particolari per cui l’idea delle persone con cui ti stai confrontando ti da la spinta necessaria per dire sì. Questo progetto mi ha fatto accettare una sfida molto affascinante. Il Torino? Ho ricevuto la loro telefonata sabato sera e, come sempre, si parla e si discute”.

Le difficoltà a scendere di categoria per Longo, ma anche per alcuni giocatori dell’Alessandria. “Scendere di categoria non mi crea problemi, se non il fatto che so che sarà ancora più dura di prima. Ho la lucidità è l’umiltà per capire che le insidie di un campionato come la serie C sono innumerevoli. Dovrò calarmi velocemente in questa realtà, che comunque conosco perchè ho sempre seguito, ma non mi aspetto niente di diverso da ciò che sono abituato a fare. Stare sotto pressione, accettare le responsabilità, lottare sapendo che anche quando giochi contro l’ultima in classifica devi fare il massimo della prestazione perchè vincere non è mai facile per nessuno. Arrivo da esperienze differenti tra loro, ho giocato per la salvezza, ho giocato per vincere campionati e le difficoltà ci sono sempre. Fa parte del nostro lavoro e sono pronto a superare ogni tipo di ostacolo che si presenterà davanti. Troppe volte ho sentito riferimenti al valore dei calciatori ma, ribadisco, il nome non è garanzia di successo. I calciatori danno garanzia di successo quando ci sono le qualità e quando il campo dimostra che la squadra è superiore. Il calciatore che scende di categoria deve essere bravo a capire che deve andare ancora più forte, perchè le difficoltà aumentano, non diminuiscono. Per fare sì che la propria qualità venga fuori ci deve essere questo tipo di atteggiamento. Da oggi, e su questo credo possano convenire il presidente ed il direttore, noi ci aspettiamo di tutto proprio sotto questo aspetto, ossia calciatori che dimostrino di meritare l’Alessandria, che oggi è un lusso per la categoria. Come ci prendiamo noi le responsabilità, devono prendersele anche i calciatori”.

In chiusura Longo ha presentato i due collaboratori che sono arrivato i con lui in grigio Dario Migliaccio, allenatore in seconda, e Paolo Nava, preparatore atletico, anch’essi presenti nella sala stampa del ‘Moccagatta’. “Ad accettare questa sfida insieme ci sono Dario Migliacciò, mio allenatore in seconda, e Paolo Nava, responsabile della preparazione atletica. Sono due collaboratori che mi seguono da anni e siamo un gruppo di lavoro ormai affiatato. Ringrazio la proprietà che mi ha dato l’opportunità di averli con me, anche per velocizzare ed ottimizzare quello che sarà un lavoro di staff. Reputo le persone con cui lavoro altamente professionali e motivate. So benissimo che, come lo sono stati in passato, saranno un valore aggiunto in questa esperienza”.