Mario Di Cianni: “C’è amarezza ma i tifosi sono stati commoventi”

20.05.2022 11:30 di  Redazione GrigiOnLine   vedi letture
Mario Di Cianni: “C’è amarezza ma i tifosi sono stati commoventi”

Venticinquesimo Minuto, rubrica diffusa sulle pagine Facebook di Radio Voce SpazioLa Voce Alessandrina e de Il Piccolo ha ripercorso la stagione in serie B appena conclusa in compagnia di Mario Di Cianni, SLO (Supporter Liaison Officer, colui che ha il compito di agevolare le relazioni tra la società ed i tifosi) dell’Alessandria

Rimane amarezza – ha esordito Di Cianni – ma anche il ricordo del 17 giugno 2021, che resterà per sempre una data memorabile per i tifosi dell’Alessandria. Tutti abbiamo visto cosa è successo nell’ultima partita di campionato. Non mi piace piangermi addosso, ma ho avuto l’impressione che noi siamo stati la vittima sacrificale. Per esempio il gol di De Maio è stato molto bello ma preceduto da un fallo su Mantovani non sanzionato. Purtroppo il calcio è questo e dobbiamo accettare il verdetto del campo”.

Durante l’anno ci siamo anche tolti soddisfazioni – ha aggiunto lo SLO grigio – per esempio abbiamo battuto la Cremonese, il Crotone, il Cosenza, abbiamo vinto a Reggio Calabria. Non è tutto da buttare in un campionato che vedeva sei squadre di livello medio-basso, tra cui l’Alessandria. Le altre erano tutte corazzate, era una vera e propria A2. Noi ce la siamo giocata fino all’ultimo e a tre giornate dalla fine avevamo 7 punti di vantaggio sul L.R. Vicenza che, anche per demeriti nostri oltre che a qualche aiuto, sta disputando i playout al posto nostro”.

Mister Longo – ha proseguito Di Cianni parlando dell’allenatore dei grigi – ha portato innanzitutto la serie B a chi la aspettava da 46 anni e lo ringrazierò sempre per questo. Poi ha portato entusiasmo e tante altre cose. Purtroppo l’epilogo non è stato positivo ma non dimentichiamo che, ancora una volta, siamo retrocessi arrivando a pari punti con il L.R. Vicenza”.

Capitolo tifosi. “I tifosi della Gradinata Nord sono stati encomiabili, commoventi e, per alcuni versi, eroici. Hanno seguito e sostenuto la squadra ovunque ed hanno sempre dimostrato maturità e voglia di serie B. Sono stati il dodicesimo uomo, non hanno mai fatto polemiche nei confronti della squadra. Il mio rammarico personale è che, da gennaio in poi, non ho potuto essere con loro come avrei voluto per dare il mio apporto da SLO. Invece la città, in alcuni settori per esempio dell’imprenditoria, mi ha dato l’impressione di non crederci. Sicuramente il calcio è cambiato, c’è stato il Covid che ha inevitabilmente influito con le paure e le restrizioni. Certo fare meno abbonati in serie B dopo 46 anni rispetto ad altre stagioni mi ha lasciato perplesso”.

C’è attesa per le parole del presidente Luca Di Masi il quale non ha ancora parlato dopo la retrocessione del 6 maggio scorso. “Non è solo la piazza ad aspettare, ma anche io come tutti i tifosi. Io posso solo immaginare, non ho avuto contatti con il presidente, che sia una pausa di riflessione. Ci sono tutti gli scenari aperti ma non sono preoccupato per il silenzio del presidente. Ricordo che anche dopo la sconfitta nei playoff a Foggia il presidente non parlò per un mese e poi costruì la squadra del campionato 2016/17… Io mi auguro si possa ripartire e puntare nuovamente alla serie B, voglio essere fiducioso. Se poi il presidente vorrà lasciare spero ci metta in buone mani. A quel punto le forze industriali e politiche della nostra città dovranno fare la loro parte. Ai tifosi dico che la mia prima grande delusione fu la sconfitta nello spareggio di San Siro con la Reggiana. Da allora ho sempre e comunque continuato a seguire la maglia grigia, che è l’unica cosa che conta”.