Luca Di Masi: “Voltiamo pagina e puntiamo sui giovani”

29.05.2018 20:30 di Fabrizio Pozzi   vedi letture
Luca Di Masi
Luca Di Masi
© foto di Matteo Papini/Image Sport

Era molto attesa l’odierna conferenza stampa di Luca Di Masi, presidente dell’Alessandria. Noi ve l’abbiamo mostrata in diretta sulla nostra pagina Facebook, dove è disponibile in versione integrale. L’attesa non è andata delusa, nel senso che le dichiarazioni del massimo dirigente grigio sono di portata molto ampia e delineano un nuovo corso.

Siamo qui appena terminato il nostro campionato anche se avrei preferito incontrarvi un po’ più avanti – ha esordito Luca Di Masi, che ha parlato per quasi un’ora – ma si riparte, guardando al futuro. La stagione, come del resto questi cinque anni, è stata emozionante. Le emozioni possono essere positive o negative, come l’epilogo. Dopo cinque anni ho ragionato sul fatto di voltar pagina e ragionare in maniera, sempre professionale e positiva, un po’ diversa. La volontà è quella di puntare maggiormente sul settore giovanile, intendendo il nostro settore giovanile in particolare ed i giovani in generale, per creare una squadra con una carta d’identità più bassa. La differenza rispetto agli ultimi anni sarà anche dal punto di vista degli ingaggi, la serie C insegna che molte squadre lavorano in questo modo. Credo sia la via più etica e corretta, di giovani si parla tanto e noi ci siamo messi in testa di fare qualcosa di serio in questo senso. Come tutte le cose che abbiamo fatto finora. Tutto sarà fatto in maniera professionale per avere una visione di crescita nel futuro. Sono sereno perché è una cosa alla quale penso da tempo. Sono consapevole che potremo affrontare momenti difficili, ma sono pronto a farlo”.

Anche la tifoseria dovrà adeguarsi al nuovo corso. “Certamente sarà qualcosa da metabolizzare, così come abbiamo fatto noi. È un nuovo corso, ma le facce sono sempre le stesse, fortunatamente. La maglia è sempre la stessa e su questo bisogna fare affidamento con entusiasmo. Anche con i giovani si possono fare risultati ed abbiamo considerato i rischi che si possono correre, mettendo in conto che potranno anche esserci momenti difficili e momenti esaltanti. Io sono già entrato in quest’ottica e percorrerò questa strada con entusiasmo. Abbiamo già intavolato il discorso con società importanti di serie A ed i nostri ragazzi stanno crescendo bene, perciò continueremo da qui. Il nostro settore giovanile si presenta con un’idea di gioco ed un’idea di calcio e noi investiremo sul settore giovanile quanto abbiamo investito quest’anno se non di più, perché ci crediamo veramente”.

Inevitabile che l’argomento successivo riguardi mister Marcolini, con il quale le strade si divideranno. “Per quanto riguarda l’allenatore, abbiamo condiviso con Marcolini le nostre idee e non siamo sulla stessa lunghezza d’onda. Lui può meritatamente ambire a categorie superiori, glielo auguro. Devo ringraziarlo moltissimo, ci ha entusiasmato tanto, vincendo la Coppa Italia. Ci sono almeno tre aspetti che non siamo riusciti a condividere. È stata una decisione combattuta per entrambe le parti. A me piacerebbe avere un allenatore che dura almeno due anni, anche se non ci sono mai riuscito. Spero che il prossimo, con un progetto a lungo termine, resti con noi per più tempo”.

Il presidente ha poi chiarito il concetto. “Tornando ai giovani bisogna partire dal fatto che la Lega Pro considera Under i ventitreenni. Dalle Primavera usciranno degli Under e poi ci saranno giocatori esperti che saranno scelti dai tecnici. Non dimentichiamo che abbiamo anche Under di proprietà che magari rientrano da prestiti in serie D. Gli obiettivi sono  molteplici. Dal punto di vista economico, visto che utilizzeremo i giovani, ben vengano i contributi. È chiaro che ci sarà un budget diverso. Per quanto riguarda la classifica, ovviamente, non posso dire che giocheremo per i primi tre posti. Magari centrare i playoff da una buona posizione, un po’ come una mina vagante. Ripeto, sarà un percorso di crescita all’interno del quale l’allenatore sarà un valore molto importante. E sarà il primo da scegliere”.

Di Masi ha tracciato così il ritratto di colui che siederà sulla panchina dei grigi. “L’allenatore potrebbe anche arrivare da una Primavera importante, ma stiamo valutando profili molto diversi tra loro. L’importante è che sposi il progetto con entusiasmo, sia come idea che come capacità di valorizzare i giovani. Di solito chi risponde a questo identikit è giovane, noi cerchiamo qualcuno che voglia buttarsi sul progetto, senza dimenticare che non è facile insegnare ai giovani. Non dobbiamo mai dimenticare che questa è una piazza abituata a fare calcio e che viene seguita da molti tifosi. Sarà un bel banco di prova, qui ci sono tifosi, società, strutture”.

Il direttore sportivoMassimo Cerri, che ha assistito alla conferenza stampa insieme ad Alessandro Soldati, suo collaboratore – sarà in continuità. Attualmente ci son 14 giocatori sotto contratto, ce ne sono molti in scadenza. Ci sono giocatori che hanno mercato e che potrebbero essere in uscita, ma non ci sono giocatori che andranno via per forza per far partire il progetto giovani. Ogni scelta sarà comunque da condividere con l’allenatore. Vannucchi è un ragazzo di grande valore, ha un contratto con noi. Ovviamente considereremo le richieste per ciascun giocatore e vedremo come si evolve il mercato. Anche per quanto riguarda quelli che sono in scadenza è tutto da valutare”.

Non è facile definire i tempi necessari per tornare al vertice. “Io farei partire il progetto per capirlo, inutile dire parole a caso. Io non devo convincere i tifosi, il calcio è un’emozione. È un cambio di mentalità che non mi aspetto ci sarà dopo un giorno o una settimana. Mi aspetto che chi vuole condivida il progetto sapendo che le figure societarie sono le stesse che ci sono state fino a ieri. Il nostro odo di lavorare non cambierà, anche se gli obiettivi all’inizio saranno diversi. Cercherò di continuare a dare emozioni, io mi emozionerò comunque a vedere undici ragazzi con la maglia grigia in campo”.

Capitolo seconde squadre in serie C. “Al momento le seconde squadre saranno inserite solo per completare gli organici, ma al massimo saranno una per girone. Ci sono club che, anche se dovesse partire non faranno la seconda squadra per una serie di ragioni. È un progetto che verrà”.

Novità importanti anche per quanto riguarda la sede del ritiro estivo con l’Alessandria che, dopo tre anni, non salirà più a Bardonecchia. “Come ormai fanno anche molte squadre di serie A, magari anche per altre ragioni, svolgeremo la preparazione estiva qui, presumibilmente al Michelin Sport Center di Spinetta Marengo. Noi abbiamo il massimo delle strutture e le sfrutteremo”.

Il presidente Di Masi, successivamente, ha sfruttato una domanda su Gonzalez per allargare il discorso anche a tutti gli altri giocatori ancora sotto contratto. “Non ci sono giocatori indispensabili – ha ribadito Di Masi – o meglio lo sono tutti e nessuno. Sarà la parte tecnica a decidere. Dal punto di vista economico noi non abbiamo problemi, quello che cambia è la visione. Ma non abbiamo alcuna preclusione a tenere chi è sotto contratto, prenderemo in considerazione le offerte, ma se ci sono valori tecnici che saranno ritenuti utili li terremo senza problemi”.

Non è né un mea culpa né la volontà di ridimensionare l’impegno economico per l’Alessandria – ha concluso il presidente Di Masi – è solo una visione diversa per fare calcio che porti obiettivi nel tempo. È un voltare pagina che sento molto mio, non ci sono ragioni economiche. Fare bene, con qualità  il settore giovanile costa”.