Luca Checchin: "Tornare in grigio è un'emozione unica"

Luca Checchin è tornato a casa. LO ha fatto per rimettersi in gioco dopo un'annata sfortunata, prima a Brescia e poi a Viterbo, anche a causa di un problema alla caviglia. Ed ecco che il mediano ha spiegato, ai microfoni dell'Ufficio Stampa dei grigi, le scelte che lo hanno riportato ad Alessandria.

"Sono partito da qui carico di aspettative, passando, in pochi mesi, dagli Allievi alla serie A ma il grigio é un colore che non si dimentica. Per questo tornare qui é una scelta professionale ma anche di cuore", inizia Checchin. "Dopo il mio passaggio al Verona ho quasi subito lavorato con la prima squadra, tante convocazioni e poi l’esordio contro la Fiorentina: un sogno che si avverava", racconta.

Ma a preoccupare i tifosi sono le condizioni fisiche del calciatore, rimasto fermo buona parte della passata stagione a causa di un problema alla caviglia: "Lo scorso anno sono stato in B con il Brescia e di nuovo in C, a Viterbo. Poi un infortunio con cui ho dovuto convivere ma che ora è alle spalle. Ho lavorato duro per farmi trovare pronto e adesso voglio dare una mano ai grigi". In più il ragazzo porta ad Alessandria l'esperienza di aver giocato con grandi campioni: "Ho vissuto con tecnici determinati, decisi e carismatici come Mandorlini e Del Neri. Ma anche con compagni di grande livello come Luca Toni, Giampaolo Pazzini e Rafa Marquez, attenti a ogni dettaglio del proprio ruolo eppure generosi e paterni coi più giovani".

E sul suo ruolo Checchin spiega: "Sono partito come centrocampista centrale ma ho fatto anche la mezzala e giocato in un reparto a due. Non mi tirerò certamente indietro".