Il toto-allenatore

18.02.2019 10:30 di Fabrizio Pozzi Twitter:    vedi letture
Marco Simone
Marco Simone
© foto di Giacomo Morini

Nel giorno in cui ricorre il 107esimo anno dalla fondazione del club, anziché celebrare, l’Alessandria si ritrova a dover individuare il successore di Gaetano D’Agostino sulla panchina della squadra.

Fare nomi è facile, basta dare un’occhiata a quelli che alla fine di febbraio sono senza squadra (contesto che già non depone a favore…) e scriverne qualcuno. Proviamo a fare questo esercizio e ipotizziamo che si possa andare da Marco Simone ad Antonio Colombo, da Beppe Sannino a Mario Petrone, da Gianluca Atzori a Giancarlo Camolese. Nomi che sembrano scritti a caso, ma non è proprio così.

La premessa, non certo trascurabile, è che chi è deputato a compiere queste importanti valutazioni si identifica con chi ha costruito quella squadra che ha messo in scena lo scempio (così lo ha definito il presidente Di Masi...) visto ieri con l'Arzachena.

In sostanza alla guida di una squadra che negli ultimi sei anni – quella della presidenza Di Masi – ha visto avvicendarsi nell’ordine Cusatis, Notaristefano, D’Angelo, Scienza, Gregucci, Braglia, Pillon, Stellini, Marcolini e D’Agostino potrebbe arrivare chiunque.

Ma chi potrebbe davvero avere le motivazioni giuste per occupare la panchina di una squadra che non ha obiettivi? E, poi, per quanto tempo, tre mesi? Forse un traghettatore senza particolari ambizioni, un mestierante alla ricerca di un ingaggio, oppure un'altra scommessa.

Ecco, quello che ci si ostina a definire progetto probabilmente dovrebbe poggiare le basi su presupposti un po' diversi...

L'unica cosa certa è che dalla scelta che scaturirà si riceveranno importanti indicazioni sul futuro dei grigi.