Gaetano D’Agostino: “Grande personalità dopo il loro pareggio”

14.10.2018 21:30 di Fabrizio Pozzi Twitter:    vedi letture
Gaetano D'Agostino
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Gaetano D'Agostino
© foto di Fabrizio Pozzi

L'Alessandria, terzo pareggio consecutivo, termina sull’1-1 il confronto con la Robur Siena dopo essere passata in vantaggio con De Luca. Il tecnico dei grigi Gaetano D’Agostino, comunque, pare soddisfatto come testimoniano le sue dichiarazioni al termine del match.

Sono un po’ rammaricato per la mancata vittoria. All’inizio del secondo tempo ci siamo abbassati un po’, c’è stato l’episodio del rigore, poi ci siamo rialzati. Da lì in avanti abbiamo creato solo noi. Sono contento per la prestazione, consapevole di aver affrontato uno degli avversari più forti del campionato, soprattutto per le alternative che ha anche in panchina. In sostanza un avversario difficile che gioca un buon calcio. Il rammarico c’è stato anche per quanto è stata spezzettata la partita dall’arbitro. Il calcio è uno sport di contatto e, per la continuità del gioco e per lo spettacolo, servirebbe una direzione all’inglese. Con questo non voglio dire che l’arbitro abbia favorito l’una o l’altra squadra. Comunque potevamo vincere la partita ed ogni volta che abbiamo attaccato lo abbiamo fatto con molti giocatori in area. Quando è stato il momento di soffrire lo abbiamo fatto e la squadra ha dato un segnale di grande personalità con la reazione dopo il pareggio. Non dimentichiamo che a quel punto avremmo anche potuto spaventarci, invece siamo stati più propositivi di loro. Peccato che nel recupero Talamo, che ha fatto un ottimo movimento, ha perso il piede d’appoggio. Un po’ di fortuna non avrebbe guastato”.

Rispondendo alle domande il tecnico è partito da Sbampato, all’esordio dal 1’ in campionato, per poi allargare il discorso. “Sta crescendo, lo conosco dall’anno scorso. Dico pubblicamente che con lui ho voluto dare un segnale. Per esempio Gazzi, che meriterebbe sei fasce da capitano e dieci maglie da titolare è stato in panchina. Ma lui è un esempio, un positivo e si fa trovare sempre pronto. I giovani devono capire che se non lavorano e se non sono sul pezzo tutti i giorni con me non giocano. Loro devono venire al campo d’allenamento con entusiasmo e voglia di imparare dall’allenatore, dallo staff e dai compagni più grandi. Siamo dei privilegiati e dobbiamo esserne consapevoli. Noi non possiamo permetterci cali di tensione. Ho voluto premiare Sbampato perché si è fatto trovare pronto in Coppa e meritava il posto da titolare in una partita difficilissima contro alcuni degli attaccanti più forti della Lega Pro. Ed ha fatto bene, ha persino innescato la rete del vantaggio”.

D’Agostino ha chiuso parlando della posizione in campo di Sartore, decisivo nell’inedito ruolo di quinto a destra. “Giocavamo in casa ed avevo bisogno anche di offendere ed avevo bisogno di un giocatore bravo nell’uno contro uno. Già con la Juventus, anche se eravamo 4-3-3, si era sacrificato molto ed è un gioco che lui può fare. Addirittura, partendo da più lontano, ha più modo di puntare la porta. La mossa è stata vincente perché lui l’ha resa tale”.