Gaetano D’Agostino: “Dobbiamo guardare solo a noi stessi”
Gaetano D’Agostino, tecnico dell’Alessandria, ha presentato così la trasferta di Arezzo che domani i grigi affronteranno. Le sue parole, in versione integrale, sono disponibili sulla nostra pagina Facebook dove abbiamo diffuso in diretta la conferenza stampa.
“È una squadra che ha buonissimi giocatori ed una delle poche che gioca a calcio – ha affermato D’Agostino a proposito dell’Arezzo – il mister li fa giocare bene con il 3-4-1-2. Quindi dovremo stare attenti perché hanno buonissime idee, soprattutto con gli attaccanti che non danno mai punti di riferimento. Noi abbiamo preparato anche la fase di non possesso ed ho visto i ragazzi ben carichi e concentrati. Se sono lassù non si può pensare solo al reparto offensivo, è una squadra equilibrata che quando riesce a colpire difficilmente perde la partita. Ma noi dobbiamo guardare a noi stessi. A squadra schierata non abbiamo mai subìto gol, li abbiamo presi sui nostri errori. Se miglioriamo certi aspetti di concentrazione nei 90’, possiamo fare bene”.
Qualche novità rispetto a domenica scorsa. “Gjura è giovane e può imparare solo sbagliando, anche se fa male subir gol sui nostri errori. Al di là di questo, però, bisogna considerare che ci saranno di nuovo tre partite in una settimana. Qualcosa dovrò cambiare perché mi sono accorto che non tutti hanno nelle corde la forza di sostenere le tre partite. Per i più grandi può essere l’aspetto fisico, per i più giovani c’è quello mentale. Per questo Gjura potrebbe anche rifiatare, non per l’errore che ha commesso. Anche se, ripeto, dobbiamo limitare gli errori altrimenti diamo vantaggi assurdi. Noi, per creare palle gol, dobbiamo partire dal portiere e mi sono un po’ rotto le scatole di vedere gli avversari segnare per un nostro errore. Non voglio più vedere regali”.
Le novità, però, non dovrebbero essere sul piano tattico. “Sarà di nuovo 3-5-2, anche parlando coi ragazzi è il modulo che dà più sicurezza. Lo abbiamo dimostrato anche con il Piacenza. Non voglio piangermi addosso, ma la squadra ha bisogno di un episodio positivo per sbloccarsi ed acquisire autostima. Noi dobbiamo limitare i regali, poi se gli avversari saranno più bravi di noi, pazienza. Checchin? Si allena con noi da oltre due settimane, gli ho dato la possibilità di capire che noi teniamo a lui inserendolo con il Piacenza. Spero si sia sbloccato anche dal punto di vista mentale, c’è bisogno anche di lui. Ovvio che dobbiamo portarlo a giocare la partita intera”.
“Il nostro calendario è durissimo, con sette partite di fila difficilissime – ha poi riflettuto D’Agostino – in più si deve giocare ogni tre giorni, quindi servirebbe una rosa di 40 giocatori. Abbiamo avuto qualche infortunio, ma ora Tentoni è tornato, Delvino è a disposizione, la prossima settimana rientrerà Badan. Manca solo Panizzi e poi avremo la rosa dei disponibili per permettere a qualcuno di rifiatare. Brutto perdere giocatori per sovraccarico, ma dobbiamo sopperire ad un po’ di confusione che c’è stata all’inizio, per noi come per altre squadre. Quando si gioca contro squadre di vertice ogni tre giorni c’è un maggiore dispendio di energie mentali. Perciò serve anche il turn-over”.
D’Agostino ha chiuso con un cenno alla formazione Berretti. “Io vado a vedere le partite e quando i ragazzi meritano ricevono il giusto premio di stare in prima squadra per cercare di far crescere dei giovani del vivaio dell’Alessandria”.