Gaetano D’Agostino: “Carico e motivato per costruire una squadra con una nuova mentalità”

14.06.2018 19:15 di  Fabrizio Pozzi   vedi letture
Gaetano D'Agostino
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Gaetano D'Agostino
© foto di Fabrizio Pozzi

Annunciato un paio di giorni fa quale nuovo allenatore dell’Alessandria, oggi pomeriggio Gaetano D’Agostino è stato ufficialmente presentato alla stampa allo stadio ‘Moccagatta’. Il tecnico, che ha sottoscritto un biennale, era accompagnato dal suo staff (QUI) oltre che dal presidente dei grigi Luca Di Masi, dal diesse Massimo Cerri con il suo collaboratore Alessandro Soldati. Queste le prime parole di D’Agostino, che abbiamo diffuso in diretta sulla nostra pagina Facebook dove sono disponibili in versione integrale

Ringrazio tutti e voglio esprimere la mia gioia per essere ad Alessandria. Per me è una tappa molto importante. Sia per la mia carriera che per il progetto del presidente Di Masi, che ho sposato appieno. Quando ho letto l’intervista che lo illustrava, ho pensato che fosse fatto apposta per me. Sono felice, carico e voglio partire subito con la nuova avventura”.

D’Agostino ha immediatamente chiarito cosa vuole. “Per il momento non ho ancora fatto nomi di giocatori. Dopo questa presentazione comincerà il vero lavoro di costruzione della squadra. Il girone A è un girone più tecnico rispetta al C anche per via delle strutture. Perciò lavoreremo per costruire una squadra propositiva, che giochi il calcio ed abbia un’identità precisa e per portare ad Alessandria, dove sono sempre state fatte grandi squadre, questa mentalità”.

Vivo con grande passione questa situazione – ha aggiunto D’Agostino riferito al fatto che si tratta del primo contratto biennale da allenatore – dopo le responsabilità che ho avuto da calciatore ho scelto di fare l’allenatore, ruolo che prevende responsabilità ancora maggiori. Ma questa è la cosa che amo di più, perciò ben vengano. Ho la consapevolezza di essere arrivato in un grande club, in una grande società, dove tutto è più bello ma le responsabilità sono più grandi. Il presidente è stato molto chiaro con me ed io manifestato la volontà di prendermi questo progetto sulle spalle. L’Italia, la Federazione, richiedono di portare avanti progetti sui giovani e noi lo faremo”.

Il tecnico non si è sbilanciato a proposito del modulo. “Un allenatore deve avere un modulo, ma ci vogliono giocatori che abbiano l’elasticità per adattarsi. Io sono giovane, ho un mio modo di vedere il calcio, ma non posso limitarmi a quello. Ripeto io voglio un calcio propositivo, noi siamo l’Alessandria, una società gloriosa, ma i giocatori devono capire che siamo in Lega Pro. La società è di serie A per strutture e persone che la compongono, dovremo prendere giocatori per i quali il fattore motivazionale la faccia da padrone. Speriamo di far divertire la gente anche attraverso il concetto di risultato”.

Uomo giusto al momento giusto. “Per il progetto che mi è stato presentato sì. Ma non mi sembra il caso di parlare di finali o semifinali – il riferimento è al fatto che giusto un anno fa l’Alessandria giocava e vinceva la semifinale playoff con la Reggiana – io sono pronto, ma bisogna avere pazienza e costruire una squadra che possa durare e raggiungere gli obiettivi che la società si è prefissata. Tutto quello che verrà in più, ben venga. Noi dobbiamo ricostruire una squadra, con una nuova mentalità”.

La rosa sarà composta da un mix tra giovani ed esperti, ma non è stato chiarito in quale misura. “Io sono per la meritocrazia. I giovani devono essere aiutati da quelli più esperti che, non per forza, devono essere molto più vecchi. Sono le partite a determinare l’esperienza, non l’età”.

Mi ispiro a tutti gli allenatori che ho avuto – ha proseguito D’Agostino – Capello mi ha dato disciplina, Zeman le idee offensive, così come Marino e Malesani. Ho avuto la fortuna di avere tanti allenatori così da poter fare mio ciò che di volta in volta mi interessava. Ma rimango me stesso, con il mio carattere e le mie idee”.

D’Agostino ha riservato le ultime considerazioni a proposito dei giocatori in rosa ed in scadenza. “Quella attuale è una rosa importante che ha bisogno di un cambiamento, di una nuova programmazione e giocatori con stimoli diversi e che hanno bisogno di essere valorizzati. Non voglio inventare il calcio e non vogliamo prendere un giocatore per formarlo ma per valorizzare le sue caratteristiche. Per quanto riguarda coloro i quali sono in scadenza, posso dire che li conosco  come caratteristiche e come ragazzi. Ma dovremo confrontarci con la società. Prima di prendere qualcuno dobbiamo valutare se un elemento con quelle qualità lo abbiamo già in casa e può essere utile al progetto. Non è detto che per forza debba interessare qualcuno che ho avuto con me alla Virtus Francavilla e se dovesse arrivare non è certo per un fatto affettivo, ma perché lo riterremo utile per rispondere alle necessità dell’Alessandria”.