Cosa è la capsuloplastica artroscopica a cui si sottoporrà Vannucchi

18.07.2017 10:32 di Federico Capra Twitter:    vedi letture
Cosa è la capsuloplastica artroscopica a cui si sottoporrà Vannucchi
GrigiOnLine.com
© foto di Federico Gaetano

Un cazzotto in pieno volto. Questa la sensazione provata da molti alla notizia (leggi qui) dell'infortunio subito da Gianmarco Vannucchi in quel di Bardonecchia. Frattura del cercine glenoideo anteriore della spalla destra, questa la sentenza dei primi esami strumentali fatti all'estremo difensore grigio. Una situazione che verrà risolta, come ha spiegato in una nota l'Alessandria, con un intervento chirurgico di capsuloplastica artroscopica.

Ma di cosa si tratta? Per farlo abbiamo consultato la clinica Chirurgia Ortopedia Mantovana che si occupa prevalentemente di questi tipi di infortuni. Da questa ricerca è emerso un quadro dettagliato dell'intervento a cui si dovrà sottoporre Vannucchi.

"Scopo dell’operazione è quello di riparare la lesione del cercine (lesione di Bankart) e della capsula articolare, per evitare che la testa omerale continui ad uscire dalla sua posizione naturale. L’intervento viene eseguito in artroscopia, attraverso due o tre piccole incisioni di 5 mm poste attorno alla spalla. Una telecamera è introdotta da uno di questi fori, mentre piccoli strumenti vengono inseriti attraverso le altre incisioni per realizzare i gesti chirurgici. Due o tre ancore sono avvitate nel margine antero-inferiore della glenoide. I fili montati su quest’ancora sono passati attraverso il cercine periglenoideo, la capsula ed i legamenti, poi legati fino a fissare queste strutture all’osso".

L’intervento ha una dura in media 60 minuti e richiede una degenza ospedaliera di circa 2 giorni. Un'operazione tutto sommato 'banale' i cui tempi di recupero sono piuttosto lunghi.

"Dopo l’intervento viene applicata una medicazione ed indossato un tutore di spalla con cuscino. Il dolore dopo l’intervento, solitamente lieve-moderato, può essere facilmente controllato con antidolorifici; il ghiaccio, posto localmente a cicli di 30 minuti, può contribuire a ridurre il dolore post-operatorio".

Per 6 settimane dopo l’intervento la spalla sarà inoltre completamente immobilizzata in un tutore. "Dopo 6 settimane e la visita con il chirurgo, si potrà rimuovere il tutore in maniera permanente e proseguire con la riabilitazione (che può durare da 3 a 6 mesi, secondo il livello di attività atteso dal paziente). La ripresa della guida è possibile dopo 2 mesi mentre la ripresa delle attività lavorative è possibile dopo 2-4 mesi, e questo anche secondo la professione del paziente. Il ritorno ad un lavoro 'di ufficio' può avvenire prima. La ripresa delle attività sportive di solito avviene dopo 3 mesi dall’intervento. Spesso però ci vogliono 4-6 mesi per riprendere tutti gli sport, soprattutto quelli di lancio o che sollecitano la spalla".