C’è (c’era) un grande prato verde

04.01.2019 16:00 di Fabrizio Pozzi Twitter:    vedi letture
C’è (c’era) un grande prato verde

Ci permettiamo di citare Adriano Celentano.

Ma cosa significa, davvero, per l’Alessandria avere un campo in condizioni non ottimali? La polemica divampa, come forse è giusto che sia, visto che (ci) tocca condividere il terreno di gioco con un’altra formazione che prende parte allo stesso torneo (senza fare nomi…).

In fondo, però, non era difficile prevedere la cosa. Anzi. Quello che non dobbiamo dimenticare è che le più epiche pagine di storia dei grigi sono state scritte su terreni – definiamoli così – non particolarmente agevoli da praticare (anche se a quei tempi era solo l’Alessandria a calcare il terreno del ‘Mocca’). Certo, si trattava di un calcio diverso, un calcio che non prevedeva la costruzione della manovra (?!?) partendo dalla difesa…

Nonostante questo chi giocava aveva la maglia grigia e la indossava con onore confrontandosi con avversari che ancora oggi calpestano palcoscenici ben più importanti.

Ecco, è là dove vorremmo, ma soprattutto dovremmo, tornare. Senza pensare ai prati verdi