Angelo Gregucci: “Non dobbiamo più fare regali agli avversari”

14.11.2020 15:00 di Redazione GrigiOnLine   vedi letture
Angelo Gregucci
Angelo Gregucci
© foto di Paolo Baratto/Grigionline.com

Videoconferenza stampa di presentazione della partita Alessandria-Piacenza per Angelo Gregucci, tecnico dei grigi, nella quale il mister ha toccato diversi argomenti. Queste le sue parole.

Avevamo due giorni per preparare la gara ed i ragazzi hanno lavorato bene. Il Piacenza è un avversario pericoloso, che gioca un buonissimo calcio. Ho allertato i miei, domani bisognerà fare una partita importante per venire a capo di un risultato utile. Nell’ultima partita, anche se hanno perso per 3-0, sono rimasti in gioco fino all’89’ dal momento i che hanno subìto due reti nelle recupero. Ripeto, dovremo stare attenti”.

Attenzione da ritrovare per la squadra grigia. “Con l’Albinoleffe non abbiamo messo il furore agonistico che questo campionato richiede ed abbiamo commesso errori grossolani, come il primo gol incassato. Ma quando faccio valutazioni non penso, per esempio, che un difensore che va bene a tre non possa andare a quattro. Io credo nei miei calciatori, nell’atteggiamento, nei comportamenti e nel coinvolgimento di tutti. Ho sempre lavorato per creare una squadra solida e nella distribuzione dei minuti alla rosa siamo stati attenti, per far sentire tutti utili. Non dimentichiamo che stiamo vivendo un momento molto particolare. Purtroppo è mancato un amico ed appassionato grigio - ha sottolineato il tecnico riferendosi alla recente scomparsa del tifoso grigio Renatino - e per me è stato un grande dolore perdere una persona come lui in un momento come questo, nel quale non ho neanche potuto fargli un saluto”.

Saranno almeno quattro gli assenti in casa grigia. “Contestualizzando la situazione, so di avere un gruppo che è pronto ad affrontare questo momento nel quale, per esempio, non si sa a che ora si gioca. I ragazzi sono vogliosi di dare il loro contributo, perciò non mi preoccupo”.

L’assenza di pubblico può indurre un calo di concentrazione dei reparti difensivi. “Se questo accadesse sarebbe preoccupante per il nostro movimento. Io ricordo di avere giocato in una selezione Nazionale con Franco Baresi. La sua ferocia agonistica era totalmente indipendente dalla presenza dei tifosi...Noi cerchiamo di analizzare le nostre gare, e lo facciamo anche quando vinciamo. I comportamenti solidi di una squadra sono quelli che permettono di non fare regali agli avversari”.