Alex Valentini: “Grande onore vestire la fascia da capitano”

13.01.2020 14:00 di  Fabrizio Pozzi  Twitter:    vedi letture
Alex Valentini
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Alex Valentini
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Protagonista della gara con la Carrarese (leggi anche Alessandria-Carrarese 2-2, il gol di Eusepi regala il primo punto del 2020), al termine dell’incontro il portiere dei grigi Alex Valentini ha parlato in conferenza stampa.Non sempre si riescono a recuperare partite così

Oggi era una partita complicata, come ci aspettavamo. Abbiamo gestito bene nel primo tempo e poi siamo anche riusciti a passare in vantaggio. Poi abbiamo concesso dei palloni sui quali loro andavano a nozze e siamo andati in svantaggio. La parata su Valente? Eravamo uno contro uno, noi eravamo alti per cercare il pareggio, e fortunatamente c’è stato un compagno che stava recuperando e l’unico angolo che Valente aveva era alla mia sinistra. Ho anticipato il tiro e sono anche stato un po’ fortunato”.

Vista l'improvvisa assenza di Gazzi, ancora una volta il portiere ha vestito la fascia da capitano. “Sicuramente è un grande onore fare il capitano, anche se il vero capitano è Gazzi. È una cosa che mi riempie di responsabilità. Sono consapevole che, insieme agli altri più grandi, dobbiamo gestire le situazioni. Come si è visto nel girone d’andata non sempre le cose vanno come vorremmo e bisogna far capire ai più giovani che quando le cose non vengono bisogna continuare a lavorare per dare un senso importante alla stagione”.

Non è successo nulla di particolare – ha continuato Valentini parlando di una mischia che si è sviluppata a un quarto d’ora dal termine dalla quale sono scaturiti alcuni cartellini gialli – c’è stato un fallo da ammonizione (di Dossena, n.d.r.) e la reazione di Foresta (anch’egli ammonito con Casarini, n.d.r.) non mi sembrava adeguata. In fondo si trattava di un normale scontro di gioco. L’arbitraggio? Mi è sembrato equilibrato, ha dato i gialli che doveva dare ed ha gestito correttamente la partita facendo correre molto”.

In chiusura Valentini è tornato sulla situazione che ha inevitabilmente condizionato la prestazione di squadra. “Già avevamo dei giocatori sulla via del recupero, in più negli ultimi due giorni altri si sono ammalati con la febbre. Eravamo veramente contati, alla rifinitura eravamo in 16 con dei ragazzi della Berretti. Ma è in questi momenti che si vede il gruppo. In tanti hanno stretto i denti, Suljc per esempio aveva 38 di febbre ma è riuscito a fare una buona prestazione. Questo va apprezzato, se uno prima che a sé stesso pensa al bene del gruppo, e ci fa vcapire che tipo di squadra siamo”.