Alessandria Calcio, la conferenza stampa di Fabio Artico (terza parte)

11.05.2022 18:00 di Redazione GrigiOnLine   vedi letture
Fabio Artico
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Fabio Artico
© foto di Paolo Baratto/Grigionline.com

Proseguiamo il report dell’odierna conferenza stampa del diesse dell’Alessandria Fabio Artico (leggi anche Alessandria Calcio, la conferenza stampa di Fabio Artico (prima parte) e Alessandria Calcio, la conferenza stampa di Fabio Artico (seconda parte)).

Retrocessione che è arrivata a causa delle sconfitte negli scontri diretti, in particolare con il L.R. Vicenza. “Cose buone ne sono state fatte. Intanto c’era un gruppo forte che arrivava dalla serie C, molti di loro avevano giocato in maniera estemporanea in serie B ma hanno dimostrato di poter fare bene anche in serie B. Loro hanno alzato il livello e poi abbiamo valorizzato alcuni giovani come Milanese, Pierozzi e Kolaj. Sono tre giovani che potranno dire la loro. Abbiamo fatto partite con prestazioni, e questo è stato riconosciuto al termine di quella con il Vicenza quando c’erano ragazzi in campo. Che piangevano e c’era tutto lo stadio che batteva loro le mani. Questo testimonia che la squadra ha dato tutto. Però è mancato un punto. Per il futuro, per la mia costruzione e di questa società se sarà ancora questa la mia società, devo farmi delle domande e darmi delle risposte per il punto che è mancato. Può essere stato uno dei pali che abbiamo preso con la Reggina, oppure un errore davanti alla porta o anche un disimpegno sbagliato sul quale abbiamo perso un gol”.

La scelta di Palazzi per un centrocampo che ha avuto problemi, anche numerici. “È stato sfortunato, si è rotto per due volte l’arco plantare. Un infortunio particolare… il suo arrivo? Avevamo quattro centrocampisti centrali e lui era il quinto che avrebbe dovuto ruotare. Noi giocavamo con due centrocampisti centrali, Palazzi si è infortunato dopo due mesi, si è operato e dopo quindici giorni si è di nuovo rotto l’arco plantare e non abbiamo materialmente avuto l’alternativa in mezzo al campo. Anche se l’arretramento di Milanese ci ha fatto coprire un centrocampista di prospettiva forse ancora più alta di quella che già aveva. Certo, c’è stato un periodo a febbraio/marzo nel quale a centrocampo avevamo quattro infortunati su cinque e siamo andati in difficoltà numericamente. Ma non potevamo fare una rosa di trenta giocatori, di solito cinque centrocampisti per due posti sono sufficienti…”.

Artico ha parlato anche di Marconi. “Sicuramente ha deluso le aspettative ma, a luglio quando lo abbiamo preso, era il miglior attaccante che potevamo prendere. Nei due anni precedenti aveva fatto 65 partite e 28 gol. Era il quarto capocannoniere negli ultimi tre anni di serie B e veniva ad Alessandria. Ripeto, in quel momento era il miglior attaccante che potevamo prendere. Con una serie di problemi che, probabilmente, lo portavano a venire ad Alessandria. Evidentemente le otto giornate di squalifica ci hanno aiutato, altrimenti lo avrebbero cercato società più grandi. Senza la squalifica forse non sarebbe venuto ad Alessandria. Credo che anche lui sappia di aver deluso, non penso sia contento dell’annata che ha fatto. Ma, come dicevo prima, mi chiedo ‘Noi abbiamo messo Marconi nelle migliori condizioni?’. Io devo farmi queste domande, altrimenti è troppo facile dare la colpa a lui. Ha fatto tre gol, però Corazza ne ha fatti dodici. Chi se lo aspettava? Noi abbiamo fatto un gol in meno del Vicenza, uno in più del Cosenza e ne abbiamo presi tanti quanti loro. Certo, da Marconi ci aspettavamo tanto e lui ha deluso. Ma la colpa non è solo sua. Qui non c’è un solo responsabile, è l’Alessandria Calcio con tutti i suoi tesserati che è retrocessa. Se quando si vince si dice che tutti hanno fatto il loro, dal magazziniere al presidente, la stessa cosa si deve dire quando si retrocede. Senza autocritica ed approfondimento degli errori commessi, in ciascuna area di competenza ossia società, area dirigenziale, area tecnica e squadra commetteremmo un altro errore. Ed un punto di partenza che non mi appartiene. Io domani voglio essere un direttore migliore di quello che ero ieri”.

In chiusura Artico ha fatto i conti dei giocatori ancora sotto contratto. “In quattro rientrano dai prestiti, Sini, Gerace, giorno ed Eusepi, tutti con contratto fino al 2023.  In tutto ci sono sedici giocatori ancora sotto contratto con l’Alessandria. Cosa succederà? Queste sono indicazioni che deve dare il presidente, ad oggi non posso che attendere le sue indicazioni. Di fatto ci sono dei contratti in essere, ma come al solito la scelta strategica ed economica spetta al presidente”.

> leggi qui la prima parte della conferenza stampa di Fabio Artico

> leggi qui la seconda parte della conferenza stampa di Fabio Artico