Alberto Colombo: “Non so se essere contento o arrabbiato”

23.03.2019 18:30 di  Fabrizio Pozzi  Twitter:    vedi letture
Alberto Colombo
GrigiOnLine.com
Alberto Colombo

Ennesimo pareggio per l’Alessandria, che ha chiuso a reti bianche il derby giocato a Cuneo. Al termine del match, in conferenza stampa, Il tecnico dei grigi Alberto Colombo è combattuto nell’analisi della gara.

Non so se essere contento o arrabbiato. Per la mole di gioco che abbiamo creato, specie nel primo tempo, dovevamo essere più pericolosi. Se andiamo ad analizzare le situazioni da gol, invece, probabilmente siamo pari. Dobbiamo migliorare tantissimo negli ultimi 25-30 metri, sia come movimenti che come rifinitura. Per attaccanti e centrocampisti ci vuole tempo per immagazzinare le nozioni che sto inserendo e mantenere il possesso di palla ha uno scopo. Nella prima mezzora è riuscita qualche combinazione stretta tra gli attaccanti, poi ci siamo un po’ persi anche per merito del Cuneo. Poi bisogna lavorare sulla rifinitura per essere più pericolosi ed arrivare con più uomini dentro l’area. A parte il fatto che non si è vinto, mi è piaciuto come la squadra ha tenuto il campo nel primo tempo. Nel secondo tempo siamo calati, ed una cosa che ci portiamo dietro, ma parlo solo della mia gestione”.

Pareggio che rimanda le ambizioni playoff dei grigi. “Ai ragazzi avevo detto che questa partita poteva essere un bivio e volevo portare a casa i tre punti perché sentivo che c’era la possibilità di guardare un po’ più da vicino chi ci precede. Non è successo, avremo altre possibilità, anche se sempre meno. Ma lo spirito mi è comunque piaciuto. Senza dimenticare che i due pericoli creati dal Cuneo nel secondo tempo sono nati da nostre disattenzioni, come troppo spesso è successo a questa squadra”.

Determinante il salvataggio sulla linea di porta di Prestia all’89’. Il difensore, tra l’altro, è stato costretto a lasciare il campo subito dopo. “Era in preda ai crampi – ha spiegato Colombo – e al 94’ ci possono stare. Quello è il motivo della sua sostituzione. Il cambio di Checchin? È in crescita. Quando abbiamo il dominio del gioco è un punto di riferimento. Nel momento in cui la partita è più aperta deve ripiegare con maggiore velocità. Per questo l’ho tolto. Inoltre volevo dare qualche minuto in più a Tentoni. Akammadu? Gran lottatore, e certamente qualcuno si chiederà perché io non lo faccia giocare dall’inizio. Valutando le qualità degli altri attaccanti, però, lui è l’unico che può cambiare una partita in corso e per questo sono costretto a fare questo tipo di scelta”.