L.R. Vicenza, Francesco Baldini: “Tutto nato nel finale di gara con il Lecce”

07.05.2022 10:00 di Redazione GrigiOnLine   vedi letture
Francesco Baldini
Francesco Baldini

Il L.R. Vicenza vince ad Alessandria e si guadagna la possibilità di giocare i playout. Al termine della gara giocata al ‘Moccagatta’ queste le parole del tecnico biancorosso Francesco Baldini.

Dopo la partita con il Perugia ero molto preoccupato. Eravamo passati in vantaggio ma dopo la squadra si era sfilacciata. Avevo visto facce che non mi lasciavano sereno e nella settimana successiva ci sono stati dei confronti. Ho una squadra di giocatori importanti, senza stare a fare i nomi. È bastato semplicemente toccare le corde giuste per avere una reazione da parte loro. Naturalmente l’ultimo quarto d’ora con il Lecce ci ha dato una spinta incredibile. Checché se ne dica quella partita l’abbiamo vinta sul campo. Sicuramente quel quarto d’ora ci ha aiutato a preparare al meglio questa partita. Ho chiesto concentrazione, non era una gara che dovevamo pensare di sbloccare subito. I ragazzi sono stati molto bravi, nel primo tempo hanno concesso pochissimo e nella ripresa era naturale che l’Alessandria provasse a far gol. Non abbiamo sfruttato diversi contropiede, potevamo chiudere prima l’incontro. Dentro lo spogliatoio c’è una gioia importante ma non abbiamo ancora fatto niente. Ci rimangono da giocare due partite alle quali cominceremo a pensare già da stanotte. L’importante è avere rimesso tutto nelle nostre mani.

Ormai non parlo più di chi va in campo ma di come si deve andare in campo – ha proseguito Baldini – i ragazzi si sono compattati, così come si è compattata la dirigenza. I risultati arrivano così. Merito mio? Un allenatore non cambia una squadra in 15 giorni. Io ho un carattere che mi porto dietro da quando giocavo, la determinazione era la mia forza altrimenti non avrei potuto fare il calciatore non avendo particolari doti. Ho un grande temperamento, credo di averlo trasmesso. Bravi i ragazzi a fare in campo quello che proviamo durante la settimana. Nell’intervallo ho detto alla squadra che si stava muovendo bene e che avrebbe dovuto fare il secondo gol. Ho parlato con Diaw, che aveva preso un’ammonizione che l’aveva innervosito. Per il resto ho giocatori talmente importanti che basta si parlino tra di loro o si guardino in faccia per ottenere dei risultati. Maggio? Si fa fatica a parlare dei singoli, come dicevo ho giocatori di rilievo, per esempio non so quante partite abbia fatto Maggio in Nazionale… è un ragazzo che è un esempio per tutti”.