Arzachena, Mauro Giorico: “La squadra ha fatto bene ciò che avevo chiesto”

03.04.2018 19:15 di  Fabrizio Pozzi   vedi letture
Mauro Giorico
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Mauro Giorico
© foto di Francesco Inzitari/ILoveGiana

Pareggio importante per l’Arzachena, che esce imbattuta dal ‘Moccagatta’ di Alessandria. il tecnico degli smeraldini Mauro Giorico, in sala stampa al termine del match, fotografa così lo 0-0 finale nel recupero della 28^ giornata.

Venivamo da un periodo particolare dopo due pareggi con Cuneo e Prato, perciò siamo venuti a giocarci la nostra partita con attenzione. Giocare contro l’Alessandria in questo momento troppo spavaldi è rischioso, perciò abbiamo cercato di contenerli, soprattutto nella prima parte. Nel secondo tempo abbiamo provato qualcosa in più e, negli ultimi 20’, abbiamo avuto due o tre opportunità per fare male. Credo che la mia squadra abbia fatto bene quello che le ho chiesto. Con sacrificio e corsa, ho dovuto cambiare chi aveva spesa molto, ma chi è entrato non ha garantito le stesse coperture, al punto che abbiamo rischiato di perdere nel recupero”.

Grande lavoro di Vano, che ha tenuto alta la squadra, ha fatto la lotta con tutti – ha proseguito il tecnico nella sua analisi – spesso e volentieri giochiamo con due punte più il trequartista, oggi non potevo metterli tutti e tre. Dovevamo innanzitutto cercare di raddoppiare sui loro esterni Sestu e Gonzalez e ci siamo riusciti. Vorrei rivedere l’azione nella quale Bertoldi è stato ammonito, che secondo me è rigore tutta la vita. Come si fa ad ammonire un giocatore che si presenta da solo davanti al portiere e viene buttato giù”.

Nella prossima gara interna, quella con il Livorno, l’Arzachena potrebbe tornare a giocare al ‘Pirina’. “Speriamo di riuscire a giocare la prima partita di questo campionato in casa. Sia l’amministrazione comunale che la società stanno facendo di tutto per farci concludere il campionato tra le mura amiche. Molti non lo sottolineano – ha concluso il tecnico – ma noi avevamo costruito un fortino in casa nostra perdendo solo tre partite in tre anni”.