Quando le partite si vincono... già nel tunnel degli spogliatoi

29.03.2021 12:30 di Fabrizio Pozzi Twitter:    vedi letture
Quando le partite si vincono... già nel tunnel degli spogliatoi
GrigiOnLine.com

La cosa più bella è che, finalmente, l’Alessandria è una squadra che sale le scale del tunnel che porta al campo di gioco convinta di poter vincere la partita ancor prima di giocarla. E non per presunzione, ma perchè ha grande fiducia nei propri mezzi. Inoltre la squadra di mister Longo, cosa non da poco, lascia trasparire questa sensazione mettendo gli avversari nella scomoda condizione di sentirsi costretti ad accettare il ruolo di comprimari.

Ieri l’Alessandria è scesa in campo sicura di vincere e, di contro, la Lucchese si è presentata al ‘Moccagatta’ già convinta di perdere. In tutto questo la classifica delle due squadre, pur diametralmente opposta, c’entra poco. È una questione più sottile, fatta di quelle percezioni che soltanto coloro che hanno giocato a calcio possono cogliere.

A testimonianza di tutto ciò possiamo affermare che in altri, ma recentissimi, tempi commettere un grave errore come quello che ha concesso il primo calcio di rigore alla Lucchese, con il conseguente vantaggio rossonero, avrebbe indotto a sofferenze indicibili all’Alessandria. Ieri, invece, i grigi non hanno fatto neanche una piega ed hanno ribaltato il risultato con una facilità disarmante, a prescindere dai limiti oggettivi dell’avversario. Facendo le debite proporzioni è accaduto esattamente ciò che è successo nel posticipo di lunedì scorso a Vercelli, quando un rigore sbagliato in apertura dai grigi era stato brillantemente archiviato come incidente di percorso.

Il salto di qualità operato in termini di atteggiamento da parte della compagine condotta da mister Longo è sorprendente, ma sotto gli occhi di tutti. Una trasformazione che deve esclusivamente perseguire la continuità. Anche e soprattutto perchè, in controtendenza rispetto a quanto accaduto nelle ultime stagioni, l’Alessandria si presenta al rush finale con la condizione psico-fisica in crescendo.

I numeri, ma soprattutto le ultime tre prestazioni, stanno certamente dando ragione a mister Longo, il quale ha forse impiegato meno tempo del previsto per dare certezze ad un gruppo che ne aveva un disperato bisogno e che sembra solo lontano parente di quello che si esibiva appena un mese fa.

Quello che emerge, infatti, è un elemento indispensabile. I giocatori hanno fiducia nel lavoro svolto e nel proprio allenatore, elemento che contraddistingue coloro i quali scendono in campo, sia dall’inizio che subentrando. Certo, quando le cose vanno bene è più facile far passare i concetti, ma quando si dispone di un potenziale notevole - andate a rivedervi la panchina di ieri - ci vogliono capacità relazionali per far sentire tutti parte di un obiettivo.

Di partita in partita sono diversi i protagonisti che salgono in cattedra. Ieri è toccato ad Arrighini, autore di un’altra doppietta, ed a Bruccini il quale ha trovato il primo gol della sua stagione - oltre ad una prova più che degna di nota - proprio contro una sua ex squadra. 

Le premesse ci sono tutte ma è fin troppo evidente che non tutto, ormai, dipende solo dall’Alessandria che, comunque, si è insediata al secondo posto solitario della graduatoria. Le prossime cinque partite - che per il Como sono sei - saranno quelle che daranno il responso definitivo.