La fredda cronaca. Numeri impietosi e difficoltà oggettive
Nove partite. Una vittoria, quattro pareggi e quattro sconfitte. 6 gol fatti e 14 subìti. Numeri impietosi per una squadra che, come ha affermato nei giorni scorsi il presidente Luca Di Masi, vorrebbe avere l’obiettivo di classificarsi dal secondo al quinto posto.
È evidente che in casa grigia ci sono dei problemi, inizialmente mascherati da un filotto di risultati positivi che ormai è un ricordo. Tutto questo alimenta un nervosismo, neanche troppo latente e forse motivato dai risultati che per l'appunto non arrivano, che ha come unica conseguenza una collezione di cartellini gialli che, volenti o nolenti, condizionano l'esito delle gare.
Facile, ma anche un po’ riduttivo, addossare tutte le colpe all’allenatore. I limiti del tecnico nella lettura a partita in corso, ultimamente, non è stato compensato dalla capacità di preparazione della gara e, anzi, è stato amplificato dalla scarsa profondità della rosa a disposizione del tecnico.
Anche se la sensazione che prevale è quella che, in generale, l'Alessandria abbia raccolto un po' meno di quello che avrebbe fin qui meritato, raramente - e ancora una volta sono i numeri a parlare - i grigi hanno beneficiato delle prestazioni di coloro che sono subentrati. A dimostrazione del fatto che non si può chiedere ai vari Sartore, Cleur, Pandolfi o Gerace - solo per citarne alcuni - di cambiare le partite. Allo stesso tempo non si può pretendere che gli stessi undici o dodici giocatori, considerando gli infortuni di Gazzi, Prestia e Casarini (appena rientrato), possano avere la forza di sopportare impegni inevitabilmente ravvicinati.
Eh sì... perchè mercoledì i grigi saranno di nuovo in campo per recuperare la gara rinviata il 17 novembre scorso con la Juventus U23.
E questa volta i tre punti servono come il pane per ritrovare fiducia in vista delle ultime quattro gare del 2019...