L'ultima spiaggia

14.02.2019 09:00 di  Fabrizio Pozzi  Twitter:    vedi letture
L'ultima spiaggia
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© foto di Paolo Baratto/Grigionline.com

Costruire la manovra dal basso, con una rete di passaggi che dovrebbe condurre verso l’area avversaria grazie a fraseggi e cambi di gioco, è certamente sinonimo di un calcio che diverte il pubblico. Però se a poi provare questo approccio è una squadra impaurita, che non ha spiccate doti tecniche e per di più su un terreno, per usare un eufemismo, non perfetto, allora tutto diventa più difficile. E non ci si diverte più.

E quando il pubblico non si diverte, reagisce in due modi. Magari sceglie semplicemente di non andare allo stadio, per esempio ieri al ‘Moccagatta’ erano presenti 211 paganti e poco più (o poco meno?) della metà dei 900 abbonati. Oppure, se decide di andarci, si presenta senza striscioni e senza incitare. Anzi nel momento in cui i risultati non arrivano – o, meglio, continuano a non arrivare – disapprova contestando senza risparmiare alcuno. Una reazione che si può solo comprendere.

Tornando al gioco, se tale si può definire quello espresso nelle ultime gare dalla formazione di mister D’Agostino, si ha la netta impressione dell’involuzione di un gruppo che perde certezze ad ogni gara. Ora come ora la squadra è mentalmente ingabbiata dalle insicurezze che derivano dalla mancanza di risultati. Ed è magari per questo che dal cilindro della confusione escono idee tipo quella di schierare un giocatore come Zogkos, il quale ha soltanto la colpa di non essere pronto per affrontare gare di un campionato professionistico.

Il problema è che le alternative tattiche non sembrano molte. L’ipotesi di saltare il centrocampo con lanci lunghi, vista la scarsa attitudine al gioco aereo degli attaccanti grigi, probabilmente avrebbe come unico effetto quello di consegnare la palla agli avversari mettendo così sotto ulteriore pressione reparti come la difesa ed il centrocampo che già non brillano di luce propria.

Pensando ad Arzachena ci vengono in mente le meravigliose spiagge della Costa Smeralda. Certo… ma se la partita di domenica prossima ha ormai chiaramente assunto i contorni dell’ultima spiaggia il motivo non crediamo proprio sia questo...