Il tempo, lo sappiamo, è galantuomo. Ma chi ha tempo non aspetti tempo…

17.01.2021 12:30 di Fabrizio Pozzi Twitter:    vedi letture
Il tempo, lo sappiamo, è galantuomo. Ma chi ha tempo non aspetti tempo…
GrigiOnLine.com

I grigi hanno approcciato la loro ripresa del campionato una settimana dopo le avversarie sulle ali dell’entusiasmo suscitato dalle operazioni fin qui effettuate nella sessione invernale del mercato, che avevano riacceso nella tifoseria le speranze di rimonta nei confronti della capolista Renate.

Come premessa è doveroso ricordare che ieri l’Alessandria doveva fare i conti con quattro rilevanti assenze (Celia, Suljic, Di Quinzio e Mora) causa Covid. Inoltre dei nuovi arrivi soltanto Bruccini ha giocato l’intera gara, tra l’altro senza lasciare una particolare impronta e denotando una condizione da migliorare, mentre Stanco, subentrato al 64’, ha ricevuto davvero pochi palloni giocabili pur mettendo in campo una discreta personalità. Giorno, invece, è rimasto in panchina, e Mustacchio, ufficializzato soltanto ieri, non era neanche in distinta.

Detto questo ciò che più preoccupa è che la formazione di mister Gregucci si è presentata al cospetto della Pro Patria con una veste fin troppo simile a quella indossata a Crema, nella pessima ultima gara del 2020. Chiaramente la Pro Patria è di una levatura certamente diversa rispetto alla Pergolettese, ma la sostanza è che Pisseri è stato ancora una volta il migliore in campo e che raramente (ad essere generosi…) i grigi hanno provato a rendersi pericolosi. E così la miglior difesa del campionato, quella dei bustocchi, non ha faticato a prevalere nei confronti di un attacco mal supportato da una manovra tutt’altro che disinvolta e troppo spesso costretta a ricorrere al lancio lungo dei difensori.

Volendo sintetizzare la gara di ieri è evidente che, sul piano tattico, mister Gregucci ha valutato opportuno schierare il tridente offensivo per costringere la difesa di casa all’uno contro uno, accettando l’inferiorità numerica a metà campo. Scelta che, però, non ha certamente pagato sul piano offensivo proprio perché sui già citati rilanci della difesa raramente l’Alessandria è riuscita a conquistare le famigerate ed importantissime seconde palle.

Il tecnico, con onestà, continua a riconoscere che sono necessari miglioramenti – del resto... come potrebbe dire il contrario? –  ma il vero problema è che il tempo a disposizione è sempre di meno. 11 punti da recuperare sul Renate sono molti e non approfittare del pareggio della capolista in casa del fanalino di coda Lucchese lascia l’impressione di un’occasione gettata al vento, oltre alla consapevolezza che non è detto che ce ne possano essere molte altre.

Mercoledì i grigi saranno di nuovo in campo per recuperare la gara con il Como rinviata domenica scorsa, la speranza è che dopo tante parole si riesca davvero a migliorare qualcosa sia sul piano del gioco che del risultato.

Altrimenti è davvero dura…