Faites vos jeux, ma i grigi sono più vicini all’undicesimo che al primo posto

18.02.2021 12:30 di  Fabrizio Pozzi  Twitter:    vedi letture
Faites vos jeux, ma i grigi sono più vicini all’undicesimo che al primo posto
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Per analizzare il secondo pareggio consecutivo dell’Alessandria, anziché azzardare analisi tecnico-tattiche, per una volta ci sembra più significativo partire dai commenti dei due allenatori nel dopo gara.

Il tecnico del Grosseto Lamberto Magrini, con il chiaro intento di dare valore alla prestazione della sua squadra, ha affermato: “... abbiamo fatto una buona gara contro una squadra di uno spessore superiore al nostro, tenendo bene il campo, lottando e soffrendo. Come abbiamo sempre fatto. [...] Se prendiamo la rosa dell’Alessandria e quella del Grosseto c’è un grande divario...”.

Riflettendo su queste parole suona un po’ strano che il tecnico dei grigi Moreno Longo rispondendo ad una domanda di carattere generale - quindi non riferita ad aspetti specifici dell'incontro - abbia invece voluto approfittare per proporre una chiave di lettura ben diversa: “... non bisogna pensare che spendere, prendere giocatori di categoria superiore, sia equivalente a vincere. [...] Noi sappiamo che la nostra proprietà fa grandi sacrifici, investe molto, e noi dobbiamo aiutare la nostra proprietà a far sì che questi sacrifici vengano tramutati in risultati. Questo attraverso il lavoro ed aiutando a scegliere calciatori che facciano la differenza sul campo. Con i nomi non andiamo da nessuna parte, quello che conta è il campo. La programmazione è mettere i tasselli giusti al posto giusto, creare una mentalità, creare un gruppo che diventi squadra al più presto possibile. Abbiamo già visto tanti casi che dimostrano che spendere non vuol dire vincere per forza...”.

Questa analisi, che non può che essere condivisa, noi vogliamo innanzitutto interpretarla come un (ben poco) velato tentativo di smuovere ulteriormente le coscienze dei propri giocatori benché, come è giusto che sia, questi siano di solito pubblicamente difesi dal tecnico quando è il momento di farlo.

Non nascondiamo, però, che secondo noi sarebbe davvero molto importante che anche la società, dal presidente al direttore sportivo, riascoltasse con estrema attenzione le considerazioni di quell’allenatore che proprio lei ha scelto per rilanciarsi

Mister Longo si è seduto sulla panchina dei grigi meno di un mese fa, ma pare essere già giunto a conclusioni che spiegherebbero l’andamento stagionale e l’attuale momento della squadra.

Conclusioni che, però, non possono e non devono diventare una giustificazione per una squadra che, proprio con Longo alla guida, ha ottenuto nove punti in sei partite.

Con un punto e mezzo a partita non si arriva da nessuna parte, men che meno si alimentano le rimonte. Prova ne è che dopo queste sei partite è aumentato il distacco dalla capolista (che nel frattempo è addirittura cambiata...) e si sono perse almeno un paio di posizioni di classifica, con l’Alessandria relegata ad un sesto posto che considerare anonimo è un eufemismo.

Giusto per chiudere in bellezza... oggi l’Alessandria ha 40 punti, 12 in meno della prima e 7 in più dell’undicesima (quella, cioè, che non partecipa neppure ai playoff). Crediamo non serva aggiungere altro.

Les jeux sont faits, rien ne va plus?