Confronti

16.10.2017 09:00 di  Fabrizio Pozzi   vedi letture
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© foto di Fabrizio Pozzi

Mentre da Olbia arrivano notizie che riferiscono di confronti tra presidente, diesse ed allenatore il quale, a sua volta, si è confrontato con i giocatori, proviamo ad individuare cosa emerge  dopo il quinto pareggio esterno dell’Alessandria.

Il fatto di non avere incassato reti per la seconda domenica consecutiva, per esempio, può essere un buon punto di partenza. La formazione iniziale scesa in campo con l’Arzachena, infatti, ha manifestato una certa solidità esprimendo, soprattutto, meno giocatori del solito adattati in ruoli non propri. E forse sarebbe il caso di provare ad insistere in questa direzione.

Quanto la coperta sia corta, però, si evidenzia in fase offensiva. Qui a preoccupare non è soltanto la circostanza che, su 57 formazioni di Serie C, solo Gavorrano e Modena abbiano segnato meno dei grigi… Ancora peggio è notare l’assenza di una manovra che metta gli attaccanti nella condizione, almeno, di provare a concludere verso la porta avversaria.

Poco importa che le decisioni arbitrali possano aver penalizzato l'Alessandria, cosa tutta da dimostrare. Anche se è una reazione comprensibile, in un momento di difficoltà come questo, dispiace un po' che il tecnico continui ad insistere sugli episodi come ha fatto nella conferenza stampa che ha seguito il match con l'Arzachena.

La sostanza è che con il passare del tempo i problemi, anziché risolversi, si complicano. Ma, dopo che il primo quarto di campionato se n'è andato, ci sembra che sia arrivata l'ora di trovare le soluzioni. Chi può e deve trovare queste soluzioni? Prima di tutti coloro che scendono in campo. E poi chi in campo ce li mette, senza dimenticare, ovviamente, chi li ha scelti.

Ecco, a questo dovrebbero servire i confronti