Circoli viziosi e circoli virtuosi

20.08.2017 11:00 di  Fabrizio Pozzi   vedi letture
Circoli viziosi e circoli virtuosi
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© foto di Fabrizio Pozzi

In sé una sconfitta in un’amichevole di metà agosto, contro un avversario di categoria superiore, potrebbe non preoccupare troppo. Ma certamente deve far suonare alcuni campanelli d’allarme.

La difesa schierata a Vercelli, per esempio, ha proposto incertezze e disattenzioni. Gli attaccanti, poi, sono alla ricerca della migliore condizione ed intesa. Gonzalez, in particolare, per ora assomiglia a quello dello sciagurato girone di ritorno dello scorso campionato – e questo sì che preoccupa – mentre Fischnaller non è diverso da quello che abbiamo visto nelle ultime due stagioni (5 gol in 41 presenze, per un attaccante, rappresentano un bottino non proprio lusinghiero…). Senza dimenticare che Marconi è infortunato e che Bunino è stato impiegato solo parzialmente.  

Ciò che è balzato maggiormente all’occhio, inoltre, è stato vedere una squadra terribilmente simile a quella vista a Firenze nella finale play-off persa con il Parma. Nonostante siano cambiati molti interpreti, in campo e fuori, a Vercelli le similitudini si sono evidenziate sia dal punto di vista tattico che mentale.

A proposito di quest’ultimo aspetto, senza la pretesa di dare giudizi sommari, sembra che il gruppo sia avvolto da un alone di depressione da eliminare immediatamente. Il passato, per quanto recente e grottesco, è passato e come tale non si può cambiare.

E un nuovo campionato è alle porte. Un campionato da affrontare con quell’entusiasmo che si alimenta della voglia di vincere. E genera voglia di vincere.

Quindi la vera impresa sarà trasformare un circolo vizioso in un circolo virtuoso…