Alla fine di questo mercato, cosa resta della gestione Sensibile?

01.02.2018 08:53 di Federico Capra Twitter:    vedi letture
Alla fine di questo mercato, cosa resta della gestione Sensibile?
GrigiOnLine.com
© foto di Fabrizio Pozzi

Tutto fumo e niente arrosto. In poche parole il periodo di Pasquale Sensibile come direttore sportivo dell'Alessandria Calcio. L'uomo mercato, in grigio dal 2 maggio 2017 al posto dell'esonerato Giuseppe Magalini, era arrivato in Piemonte con tante belle parole e altrettanti propositi. Ma, come dice saggiamente il proverbio, tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare. E che mare... Per la precisione un oceano di 20 punti che separa il team di patron Di Masi dalla prima posizione occupata dal Livorno.

Un fallimento, nella prima parte di stagione, del progetto sportivo davanti agli occhi di tutti e che ha portato, con la squadra in piena zona playout, a risolvere consensualmente il contratto il 20 novembre 2017. Ma cosa rimane della gestione Sensibile? Poco nulla. Nel vero senso della parola.

Degli 11 giocatori portati ad Alessandria dal direttore sportivo in cinque sono stati ceduti a titolo definitivo o rientrati dai prestiti: Bellomo (Sambenedettese), Casasola (Salernitana), Bunino (ritorno alla Juventus), Agazzi (Ascoli) e Rossetti (ritorno al Torino). Senza dimenticare Pastore, il cui passaggio in prestito all'Akragas era rimbalzato a più riprese senza trovare (per ora) l'ufficialità da parte delle due società. E poi c'è anche la leggera sforbiciata data da Cerri per limare una rosa che non riusciva a rendere come avrebbe dovuto: si devono vedere infatti in questo modo gli addii di Gozzi e Branca.

Ma qui non stiamo facendo il 'processo' all'ex ds Magalini, che seppur avendo le sue colpe non ha mai portato l'Alessandria a un passo dai playout. Discorso ben diverso per Sensibile i cui acquisti estivi hanno profondamente deluso a livello di prestazioni. Su tutti Agazzi, arrivato in maglia grigia per sostituire l'infortunato Vannucchi è ben presto finito ai margini dopo prestazioni ben al di sotto delle sue potenzialità. Unici punti positivi Alessandro Gazzi, Antonio Giosa e Giacomo Sciacca. Tre su undici, troppo poco per definire positivo l'operato dell'ex diesse (come si scriveva ancora negli Anni '80).

Senza parlare di Stellini, esonerato quasi a metà campionato e scelto incautamente in estate da Sensibile a fronte di un'esperienza nulla. Tanto in categoria quanto su una qualsiasi panchina di una prima squadra come allenatore. Insomma della gestione Sensibile ad Alessandria, oltre un brutto ricordo, rimangono solo le briciole e una squadra rifondata e da rifondare ancora una volta in estate... forse.